L’assemblea dei soci del gruppo mercoledì 16 aprile ha approvato il bilancio relativo all’esercizio 2013. I ricavi pubblicitari sono scesi del 15,4% a 403 milioni.
Ancora: la raccolta nel settore della stampa ha subito un calo pesante (-19,5%), anche se inferiore a quello dell’intero comparto (-21,2%). Giù le radio (-9,5%) in linea con il settore (-9,3%), meglio internet (-0,9%) a fronte della leggera flessione del mercato (-1,8%). Dati alla mano – con ricavi netti in calo del 12,4% sull’anno precedente, un utile di 3,7 mln rispetto ai 21,8 del 2012 – i vertici, come si legge nel comunicato stampa societario, “hanno deliberato di non distribuire dividendi relativamente all’esercizio 2013 e di destinare l’utile di esercizio alla riserva utili a nuovo, avendo la riserva legale già raggiunto il 20% del capitale sociale”. Per quanto concerne il primo trimestre 2014, nonostante il settore continui a risentire della fase recessiva, la casa editrice guidata dall’amministratore delegato Monica Mondardini, ha registrato leggere note positive con un utile salito a 2,1 milioni rispetto ai 2 mln dello stesso periodo 2013. Male invece nel settore dei ricavi pubblicitari, dove si registra un decremento generale del 9,7%: la raccolta della carta stampata scende del 14,6%, quella su internet flette del 3,9% (inferiore a quella del mercato di riferimento a quota -6,3% a febbraio). Le radio invece hanno mostrato una crescita sostenuta, in linea con il settore, e si attestano a +6,3%. L’ebitda di 16,6 mln di euro non si discosta dal risultato dell’anno 2013 (16,7 mln), mentre l’ebit lima sugli 8,6 milioni, dagli 8,8 registrati da gennaio a marzo 2013, anche grazie ai costi in diminuzione del 12,3%. Il primo trimestre ha visto anche un calo dell’organico del 4,4%, corrispondente ad un taglio di 111 dipendenti. Il gruppo ha ricordato, sulla base degli ultimi dati Audipress, che la Repubblica si è riconfermata il primo quotidiano per copie vendute. Prosegue, inoltre, lo sviluppo dei prodotti digitali del quotidiano (Repubblica+ e Repubblica mobile), che a marzo 2014 hanno superato i 73 mila abbonati, mentre a livello complessivo (considerando tutte le testate giornalistiche del gruppo L’Espresso) gli abbonati alle edizioni digitali superano i 94 mila. “Per il 2014 non abbiamo la palla di cristallo, il pil non crescerà e la disoccupazione non ha raggiunto ancora il suo picco, lo raggiungerà proprio quest’anno al 14%. La pubblicità mostra ancora un andamento recessivo, anche se le previsioni per il secondo trimestre sembrano indicare un’attenuazione del trend negativo”, ha dichiarato De Benedetti. E a proposito delle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi circa la possibilità di Monica Mondardini di occupare la poltrona della presidenza di Poste Italiane, ha aggiunto: “soddisfazione per la decisione della dottoressa Mondardini, nonostante le possibilità prospettate, a voler mantenere l’incarico finora ricoperto. La sua è una gestione rigorosa e serena”. Le novità per il 2014, come ricorderanno i lettori, deriveranno poi dalla sottoscrizione, avvenuta il 9 aprile scorso, dei contratti che prevedono l’integrazione tra le attività di operatore di rete della controllata Rete A e Telecom Italia Media Broadcasting (TIMB), controllata da Telecom Italia Media. I contraenti hanno reso noto che “L’operazione, subordinata solo all’ottenimento dell’autorizzazione AGCOM, darà luogo al principale operatore di rete indipendente in Italia, dotato di cinque multiplex digitali (tre di TIMB e due di Rete A) con copertura nazionale, di elevata capillarità e basata su tecnologie di ultima generazione. L’integrazione verrà realizzata mediante conferimento da parte del Gruppo L’Espresso del 100% delle azioni di Rete A in TIMB; ad esito del conferimento, TIMedia ed il Gruppo L’Espresso deterranno rispettivamente il 70% e il 30% delle azioni di TIMB a cui farà capo l’intero capitale di Rete A”. L’accordo sottoscritto prevede inoltre che, una volta compiuta l’integrazione, venga avviato un processo di valorizzazione con la ricerca di investitori interessati alla combined entity. Entro il 31 luglio avrà luogo un’assemblea straordinaria per discutere circa l’approvazione dell’aumento di capitale e, in caso positivo, convertire in azioni le obbligazioni collocate lo scorso 2 aprile. (V.R. per NL)