Il Quotidiano della Calabria sta passando un momento difficile: in redazione sono cinque i giornalisti a rischio cassa integrazione e 650mila euro l’ammontare del buco nel bilancio aziendale. Lunedì scorso il comitato di redazione del quotidiano ha convocato un’assemblea con i giornalisti delle edizioni regionali di Cosenza, Catanzaro, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia per analizzare il nuovo piano industriale proposto dal direttore Matteo Cosenza e da Francesco Dodaro, presidente della casa editrice Finedit. Cosenza ha spiegato che urge un intervento per poter garantire tranquillità in futuro: sarà pertanto necessario organizzare un’operazione che garantisca la continuità del lavoro e che salvaguardi il prodotto editoriale. Il direttore ha rimarcato la drammaticità del momento, motivo per cui Cosenza e Dodaro hanno dato il via ad un confronto con il cdr presentando un piano di risanamento che include purtroppo la cassa integrazione per cinque dipendenti. Per le pagine di ItaliaOggi Cosenza ha dichiarato: “non c’è niente di definitivo, è solo una proposta che potrà cambiare nei numeri e nella forma. Quello che ci auguriamo è di arrivare a una soluzione condivisa dalla redazione”. Da parte dell’assemblea è arrivata la conferma di voler trovare delle soluzioni alternative alla “dichiarazione dello stato di crisi” e al conseguente ripiego agli ammortizzatori sociali al fine di dare la garanzia degli attuali livelli di occupazione e contemporaneamente ridurre i costi. Alcune settimane fa dal cdr era arrivata la richiesta all’editore di ridurre di due ore l’orario lavorativo dei dipendenti, strategia con la quale non sono stati comunque ottenuti vantaggi economici evidenti. Sebbene il bilancio risulti negativo, le vendite del quotidiano fanno registrare aumenti costanti: il +3% nel 2007 e il +5,4 nei primi nove mesi dell’anno corrente; nel solo mese di settembre 2008 l’aumento è stato dell’11% rispetto allo stesso mese dell’anno passato. Cosenza ha concluso ammettendo che la redazione non ha alcuna responsabilità. Uno dei più grossi problemi è l’aumento del costo della carta: ogni edizione infatti prevede ben 64 pagine, alle quali vanno aggiunte quelle regionali per un totale complessivo di 110. La pubblicità è una delle voci in perdita sul bilancio, ma per Cosenza tra i problemi della testata c’è la collocazione territoriale della propria distribuzione e diffusione, dal momento che in Calabria il quotidiano viene consegnato in paesi difficilmente raggiungibili e nei quali si vendono poche decine di copie. Per la testata calabrese tale diffusione risulta molto dispendiosa, ma il direttore ha più volte espresso il desiderio di mantenere tali anche quei contatti con quelle realtà locali più isolate. (Silvia Bianchi per NL)