Disney Italia si prepara alla pubblicazione del bilancio 2020 con una perdita annunciata di 6 milioni ante imposte. Neanche Disney+ e il catalogo Fox riescono a rendere competitiva la società, che arretra anche nello streaming.
Un settore in fermento
In recenti articoli si è parlato degli importanti sviluppi che stanno caratterizzando il settore dello streaming. Tra OTT che acquisiscono grandi studios, come Amazon, Disney e Discovery, e Netflix che si lancia sui videogiochi.
La situazione Disney Italia
Tra i big, non tutti stanno attraversando un momento facile, non solo per quanto riguarda il settore dello streaming. Disney sta infatti registrando perdite decisamente importanti. Tanto che la società si è trovata costretta, in Italia, a chiudere i 15 store ufficiali, licenziando 233 persone.
Ridimensionamenti
Una mossa che è solo l’ultima di una serie di ridimensionamenti che il colosso di Burbank si è trovato costretto a mettere in atto nel nostro paese. Nel 2019, infatti, era già stato effettuato un taglio di 44 effettivi agli organici di The Walt Disney Company Italia.
Disney Italia e Fox Italy
Nel 2020, invece, in seguito all’incorporazione di Fox Networks Group Italy, datata ufficialmente 22 giugno, Disney aveva decimato i 100 dipendenti della neo acquisita.
Una mossa poco incisiva
L’operazione, che da un lato ha giovato al catalogo di Disney+, non si è rivelata particolarmente incidente a livello economico. Il capitale degli studios di Burbank è passato da 6,24 a 6,25 milioni di euro, nonostante il capitale sociale di Fox ammontasse a 6,2 milioni.
Il futuro di Fox
Il network statunitense è destinato a scomparire, rimanendo di fatto, un catalogo di titoli per potenziare l’offerta di Disney+. A questo proposito, resta da capire quale destino toccherà ai canali Fox ancora in attività, con contratto a scadenza a fine mese: Fox, Fox Crime, Nationalgeo e NatGeo Wild, in onda su Sky.
Disney+ fa ancora fatica
Rimanendo in ambito streaming, il servizio Disney+, lanciato in Italia nella primavera dello scorso anno, nonostante il grande successo registrato dalla serie tv The Mandalorian, è ancora lontano dai numeri di Prime Video e Netflix.
Gli spazi si restringono
Alla partita si sono recentemente aggiunte anche Mediaset, con Infinity e Discovery, fresca di annuncio di fusione con WarnerMedia. Un mercato sempre più affollato, in cui ormai tutti i player possono contare su ricchi cataloghi provenienti dalle acquisizioni sopracitate.
I ricavi erano già in discesa
Tornando a Disney, la società è in calo ormai da anni e i ridimensionamenti sopracitati sono solo il punto di arrivo di una discesa iniziata ormai nel 2017. Nel 2016, infatti, i ricavi delle vendite di Walt Disney erano pari a 363,7 milioni; dall’anno successivo è iniziata una diminuzione che ha portato ai 287,8 del 2019.
Il bilancio 2020
Per i risultati dell’anno scorso, invece, ci sarà ancora da attendere: infatti, nonostante il bilancio 2020 sia stato approvato dall’assemblea dei soci lo scorso 23 aprile, ancora non è stato reso pubblico. Ci si può aspettare però una situazione tutt’altro che migliorata.
Un anno nero per i box office
Il 2020, infatti, è stato un anno nero per il cinema, con le sale chiuse pressoché tutto l’anno. A tal proposito, Disney ha già dichiarato che l’esercizio 2020 si è chiuso con una perdita ante imposte di oltre 6 milioni di euro. Cifra di per sé già importante, ma che impressiona ancora di più se paragonata agli utili registrati nel 2019: 8,4 milioni.
Il futuro di Disney Italia
La situazione di Disney nel settore streaming dimostra che, anche con operazioni importanti, come quella portata a termine con Fox, i risultati positivi non sono scontati. Nei prossimi mesi, tra nuove produzioni dei competitor firmate da studios storici e il lancio di un catalogo gaming di Netflix, la situazione potrebbe farsi ancora più difficile per il gruppo di Burbank. (A.M. per NL)