Dal 27 gennaio il Corriere della Sera introdurrà il metered paywall per il proprio portale online seguendo l’esempio di altre blasonate testate estere. Prevista inoltre una riorganizzazione interna delle redazioni e del cammino seguito dalle notizie.
Importante novità in arrivo per il panorama giornalistico italiano. Come già annunciato nel corso degli ultimi mesi del 2015, il Corriere della Sera è pronto a rivedere il sistema di fruizione del suo portale online. Dalla data del 27 gennaio, infatti, il quotidiano diretto da Luciano Fontana sarà il primo in Italia ad introdurre il sistema noto come metered paywall. Si tratta di un sistema che, come già discusso su questo periodico, consiste nel consentire all’utente di visualizzare online gratuitamente un numero limitato di contenuti ogni mese (per il Corriere saranno 20) dopo i quali sarà necessario sottoscrivere un abbonamento. Al di fuori del nostro paese, questo sistema è stato già sperimentato da testate del calibro del New York Times, restituendo fra l’altro ottimi risultati. Oltre alla libera fruizione dei contenuti online della testata, gli abbonati avranno la possibilità di accedere all’archivio del giornale (già digitalizzato completamente). Oltre all’innovazione sul funzionamento del sito, sulla quale Fontana si esprime dicendo che “i contenuti ad alta qualità devono essere pagati”, il direttore ha parlato anche dei cambiamenti previsti per la redazione più in generale, mirati ad integrare fra loro la carta e il digitale. L’ufficio centrale si occuperà di coordinare i singoli servizi e delle diverse piattaforme a disposizione, dalla carta ai social. Al di sotto, si troveranno le varie redazioni le quali gestiranno ovviamente i propri contenuti ma anche il relativo canale web, che sarà messo in evidenza nella home del sito principale del Corriere. Infine, per quest’ultimo, è previsto un desk apposito che si occupi della sua gestione. Riguardo al percorso seguito dalle notizie, queste andranno in prima battuta alla versione online che produrrà una prima pubblicazione comprensiva anche di diffusione attraverso i social. Dopo questo primo step, l’ufficio centrale si occuperà di smistare le varie news alle redazioni competenti, che si occuperanno di approfondirle e di pubblicare eventuali aggiornamenti. Un sistema organizzativo che, almeno sulla carta, consentirà al giornale di sfruttare al meglio tutti i canali comunicativi, creando un prodotto che finalmente possa definirsi moderno e non troppo ancorato ad un funzionamento che sempre di più si dimostra poco efficace. Saranno comunque i futuri risultati della testata a parlare. Al momento, stando agli ultimi dati Audiweb relativi al novembre 2015, il sito del Corriere della Sera è il secondo (dopo La Repubblica) fra i portali di informazione più visitati, con una crescita del 19% sul segmento mobile e 855mila utenti giornalieri, che gli sono valsi un +4,5% circa sulle visite totali sia nel perimetro complessivo che in quello organico. (E.V. per NL)