Editoria, contributi. Via al processo del Credito Fiorentino. PCM parte civile per truffa Stato legata a finanziamenti editoria. Report genera vespaio intorno a Verdini (PDL)

Si è aperta in tribunale a Firenze l’udienza preliminare per il procedimento sulla gestione del Credito cooperativo fiorentino, la Banca guidata fino al 2010 da Denis Verdini, e sui finanziamenti per l’editoria destinati al Giornale della Toscana.

Gli imputati sono 67, fra loro Verdini, Marcello Dell’Utri e l’imprenditore Riccardo Fusi, ex patron della Btp. In apertura di udienza hanno chiesto di costituirsi parte civile la Presidenza del Consiglio dei ministri – per le imputazioni relative alla truffa ai danni dello Stato legata ai finanziamenti all’editoria – l’Agenzia delle entrate, la Bancad’Italia e alcuni istituti di credito fra cui Bnl e Mps. Per lo svolgimento dell’udienza preliminare il tribunale ha già in calendario 4 udienze. Quasi tutti gli imputati sono assenti, mancano anche Verdini e Dell’Utri. Il giudice deciderà sull’accoglimento o meno delle richieste di costituzione di parte civile nella prossima udienza, in programma il 19 novembre. Durante l’udienza di stamani alcuni imputati – al momento non Verdini e non Dell’Utri – hanno annunciato la volontà di rilasciare alcune dichiarazioni spontanee o di essere interrogati. Anche su queste questioni la decisione verrà presa nella prossima udienza. Alla vicenda ha dedicato la puntata di lunedì il settimanale di Raitre Report, generando reazioni dure da parte di alcuni protagonisti. ”La puntata di Report mandata in onda ieri sera, e’ l’ennesima e vergognosa dimostrazione di come troppo spesso, alcune trasmissioni come quella della Gabanelli nel nome dell’audience, riescono a mistificare la realta’ e l’immagine di chi certamente come me, che ha svolto incarichi pubblici come sindaco e parlamentare, altro non ha fatto se non contribuire o perlomeno a tentare di migliorare sia il proprio territorio in qualita’ di amministratrice e successivamente il Paese”, ha dichiarato all’indomani Monica Faenzi (foto con Berlusconi), deputata del Pdl, adombrata nella trasmissione – tra l’altro – come amante di Verdini. ‘‘Pertanto a seguito delle inqualificabili ed indegne ricostruzioni vilmente architettate sulla mia persona – ha detto la Faenzi – ho deciso di querelare la trasmissione Report, che ha leso la mia immagine prima di donna e di mamma poi anche di parlamentare”. Il politico del PDL ha poi precisato: ”Non sono mai stata l’amante di Denis Verdini, non e’ assolutamente vero che la mia attivita’ legislativa sia nella scorsa, che nella presente legislatura, si sia limitata ad iniziative sul randagismo, sui recinti coperti per l’attivita’ equestri o interventi sui tartufi. La signora Gabanelli – sostiene l’ex sindaco di Castiglione della Pescaia – farebbe meglio a leggere quanto ho svolto nel corso di questa e nella passata legislatura a sostegno dell’economia, dell’agricoltura, della famiglia, nonche’ iniziative a favore di enti locali”. Infine, la Faenzi ha espresso ”la piena e totale solidarieta’ a Verdini e a Massimo Parisi, che hanno affrontato un giornalista, così prevenuto e scorretto, il quale anziche’ attendere le risposte dei diretti interessati si autorispondeva. Quanto organizzato arditamente dall’inviato di Report sotto la regia della signora Gabanelli e’ la conferma di un modo di fare televisione, così faziosa e fraudolenta, che potra’ senz’altro giovare all’indice di ascolto, ma non contribuisce a rasserenare il clima di ostilita’ e di tensione sociale nel Paese, che grazie a Report, alimenta fango contro tutto e tutti”. (E.G. per NL)
 

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