Editoria. Con il PNRR nuove misure di sostegno per il settore editoriale da aprile. Moles (Sottosegretario PCM): necessario processo di digitalizzazione

Pnrr

Le risorse del Piano Nazionale di ripresa e Resilienza (PNRR) a sostegno dell’informazione e dell’editoria. Già da questo mese verranno emanati nuovi provvedimenti per risollevare il comparto che, come tanti altri, sta subendo ingenti perdite per via della pandemia.

Audizione in Commissione Cultura alla Camera del Sottosegretario Giuseppe Moles sul PNRR

A garantire un piano atto a risollevare le testate giornalistiche è il Senatore Giuseppe Moles, nominato lo scorso 25/02/2021 Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, con delega all’informazione e all’editoria.

Siamo solo all’inizio di un percorso di sostegno

Nel suo primo intervento in tale veste in Commissione Cultura alla Camera, Moles ha dichiarato: “Il Decreto sostegni è solo l’inizio di un percorso di misure progressive a supporto dell’intero sistema economico italiano. Anche per il comparto dell’editoria, per consentire alle aziende di non soccombere”. Audizione Moles in Commissione Cultura su PNRR - Editoria. Con il PNRR nuove misure di sostegno per il settore editoriale da aprile. Moles (Sottosegretario PCM): necessario processo di digitalizzazione

Il PNRR fornirà le risorse per procedere con la transizione digitale del comparto editoriale

Dunque, allo stato attuale, si lavorerà sul Piano Nazionale di ripresa e Resilienza (PNRR). Tale pacchetto di riforme e investimenti si concentra su tre assi di intervento condivisi a livello europeo. Vale a dire la digitalizzazione e innovazione, la transizione ecologica e l’inclusione sociale.

Aspetto digitale

Ed è proprio sull’aspetto digitale che il Sottosegretario muove le sue considerazioni, nell’ottica di rendere ben presto concreta e agevole la transizione verso il digitale del comparto (progetto su cui peraltro punta anche la FIEG): “Le risorse che il PNRR metterà a disposizione devono costituire il momento decisivo per accelerare il processo di modernizzazione dell’intero settore editoriale anche verso la trasformazione digitale”.

Punti cardine dell’intervento grazie al PNRR: digitalizzazione e uso consapevole del web

Si tratta, quindi, di puntare tutto sull’incrementare la digitalizzazione delle imprese editrici e della rete di distribuzione e vendita dei giornali. Ma anche sensibilizzare l’uso consapevole del web, necessario per disincentivare la diffusione di informazioni false e fuorvianti.
Il progetto di Moles di avvalersi delle risorse del PNRR per spingere verso il processo tecnologico appare molto chiaro.

Sulla falsariga del Piano Nazionale Transizione 4.0 per il settore manifatturiero

Per ottenere i risultati sperati, nell’audizione il Senatore ha pure sostenuto di dover estendere, ovviamente adattandoli all’editoria, gli strumenti adottati per il settore manifatturiero del cd. Piano Nazionale Transizione 4.0.
Tale piano infatti prevede una serie di misure ed incentivi che hanno ottenuto un ottimo riscontro, come ad esempio i crediti d’imposta per gli investimenti in beni strumentali funzionali alla digitalizzazione dei processi produttivi. Giuseppe Moles interviene su PNRR - Editoria. Con il PNRR nuove misure di sostegno per il settore editoriale da aprile. Moles (Sottosegretario PCM): necessario processo di digitalizzazione

Scongiurare la perdita di investimenti pubblicitari grazie al credito d’imposta fino al 50%

L’esigenza primaria, come ha dichiarato Moles, è impedire che si verifichi la perdita di investimenti pubblicitari nel comparto della stampa e dei media. “In tal senso, l’attuale credito d’imposta fino al 50% degli investimenti pubblicitari effettuati da tutti gli operatori economici nel settore dell’editoria ha ottenuto un grandissimo riscontro soprattutto fra le micro-imprese e piccole imprese e fra le start-up innovative che rappresentano oltre l’80% della platea dei beneficiari”, ha commentato l’onorevole.

Incentivo insufficiente a fronte di 37.000 domande presentate

A fronte delle 37 mila domande presentate, l’incentivo è risultato largamente insufficiente. “Tale misura, che nella sua attuale configurazione è valida solo fino al 2022, potrebbe essere resa strutturale ed adeguatamente finanziata”, chiosa Moles. (G.S. per NL)

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