”Lo stufato, di questa stagione, e’ indigesto. Di ‘deviazioni’, se c’e’ un maestro, e’ proprio lui, Berlusconi, capace di disegnare volta per volta solo la verita’ che gli piace”.
E’ la replica di Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa, all’affondo del premier che che ha definito ”deviato” il giornalismo di Repubblica. ”In realta’ – continua Siddi – ha proprio stufato. Anche oggi il presidente del Consiglio si e’ dedicato al suo sport, direi alla sua mania preferita: attaccare la stampa di deviazione, mentre invece questa e’ la vera deviazione della sua personalita’ di uomo della comunicazione, oggi chiamato al governo, che non riesce a distinguere le cose e i fatti e a rispettarli per come effettivamente sono. Vorrebbe solo una stampa cortigiana che decanti le sue gesta e non che racconti le cose come stanno e, anche, che il re e’ nudo quando risulta nudo”. ”Dopo le intimidazioni ai colleghi del Tg3, il nuovo attacco alla Rai perche’ di fatto non si occupi di politica (salvo parlare appunto bene solo delle sue gesta), oggi c’e’ il nuovo assalto ai colleghi di Repubblica – insiste Siddi – accusati, appunto, di ‘deviazione’. Lui, che di deviazioni e’ un docente, cominci a capire che cosi’ finira’ comunque fuori strada e che, alla luce del mandato ottenuto dagli elettori, deve dare risposte ai problemi veri del Paese: dall’occupazione alla crisi economica, alle attese dei giovani e anche alla necessita’ di lasciare il Paese libero di apprendere i fatti, di giudicare gli accadimenti secondo il proprio punto di vista e le proprie conoscenze”. ”Il segno della storia il premier lo lascera’ davvero – come vorrebbero tutti gli italiani rispetto a qualsiasi governante – soltanto per le cose vere che si fanno e non per le minacce, le intimidazioni e le rappresentazioni teatrali di se stesso e del Paese comico che vorrebbe disegnare. Per fortuna – conclude il segretario della Fnsi – siamo in estate e possiamo ancora sperare che molte parole siano frutto della calura stagionale”. (ANSA)
E’ la replica di Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa, all’affondo del premier che che ha definito ”deviato” il giornalismo di Repubblica. ”In realta’ – continua Siddi – ha proprio stufato. Anche oggi il presidente del Consiglio si e’ dedicato al suo sport, direi alla sua mania preferita: attaccare la stampa di deviazione, mentre invece questa e’ la vera deviazione della sua personalita’ di uomo della comunicazione, oggi chiamato al governo, che non riesce a distinguere le cose e i fatti e a rispettarli per come effettivamente sono. Vorrebbe solo una stampa cortigiana che decanti le sue gesta e non che racconti le cose come stanno e, anche, che il re e’ nudo quando risulta nudo”. ”Dopo le intimidazioni ai colleghi del Tg3, il nuovo attacco alla Rai perche’ di fatto non si occupi di politica (salvo parlare appunto bene solo delle sue gesta), oggi c’e’ il nuovo assalto ai colleghi di Repubblica – insiste Siddi – accusati, appunto, di ‘deviazione’. Lui, che di deviazioni e’ un docente, cominci a capire che cosi’ finira’ comunque fuori strada e che, alla luce del mandato ottenuto dagli elettori, deve dare risposte ai problemi veri del Paese: dall’occupazione alla crisi economica, alle attese dei giovani e anche alla necessita’ di lasciare il Paese libero di apprendere i fatti, di giudicare gli accadimenti secondo il proprio punto di vista e le proprie conoscenze”. ”Il segno della storia il premier lo lascera’ davvero – come vorrebbero tutti gli italiani rispetto a qualsiasi governante – soltanto per le cose vere che si fanno e non per le minacce, le intimidazioni e le rappresentazioni teatrali di se stesso e del Paese comico che vorrebbe disegnare. Per fortuna – conclude il segretario della Fnsi – siamo in estate e possiamo ancora sperare che molte parole siano frutto della calura stagionale”. (ANSA)