Dopo la denuncia presentata da E Polis per la mancata pubblicazione delle indagini di mercato a partire dal secondo semestre 2008. Il comportamento di Audipress potrebbe avere creato svantaggi concorrenziali per le realtà editoriali più giovani.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione dell’8 aprile 2010, ha deciso di avviare un’istruttoria per verificare se la società Audipress abbia messo in atto un abuso di posizione dominante nel mercato dei servizi di rilevazione della stampa, con effetti rilevanti sulla concorrenza nel mercato connesso della raccolta pubblicitaria. La decisione è stata adottata alla luce di una segnalazione della società E Polis, società editrice che pubblica diciannove testate giornalistiche locali, caratterizzata dalla formula free pay (gran parte dei giornali stampati viene diffusa gratuitamente, mentre una minima parte è in vendita in edicola). In base alla denuncia, Audipress non avrebbe provveduto alla pubblicazione, prevista contrattualmente, dei dati relativi alle indagini sulla lettura di quotidiani e periodici 2008/II, 2009/I e 2009/II, ritenuti fondamentali per la valorizzazione degli spazi pubblicitari. Audipress nel febbraio 2009 ha infatti reso noto agli editori ed al mercato che non intendeva pubblicare i consueti risultati (relativi all’indagine 2008/II). Allo stesso tempo ha trasmesso, in via riservata, a ciascun editore i dati di lettura della propria testata, con esplicita richiesta di non divulgarli a terzi, in quanto sarebbe stata utilizzata in via sperimentale una nuova metodologia di rilevazione, che avrebbe reso i dati non confrontabili con quelli rilevati in precedenza. Nonostante le ripetute richieste di E Polis di ottenere la pubblicazione del complesso dei dati disponibili per utilizzarli ai fini della vendita degli spazi pubblicitari, Audipress ha ribadito il suo rifiuto, considerandolo conforme alle disposizioni contrattuali. Per effetto di tale condotta gli ultimi dati ad oggi pubblicati sulla lettura della stampa quotidiana e periodica risultano essere quelli relativi all’indagine 2008/I, vale a dire alla prima metà del 2008, troppo risalenti nel tempo per dare conto degli attuali livelli di lettura delle pubblicazioni. Secondo l’Autorità, in un contesto di generale contrazione dei livelli di lettura della stampa, i comportamenti di Audipress potrebbe aver prodotto effetti negativi nei confronti degli editori nuovi entranti e di quelli che, in virtù di un’offerta innovativa o dell’adozione di nuove modalità distributive, hanno realizzato una crescita nel mercato, trovandosi tuttavia nell’impossibilità di capitalizzare i risultati ottenuti.