"Uno slogan in voga è viva la rete libera. Va bene, purché per libero non si intenda gratuito". Lo ha detto il presidente della Fieg e dell’ANSA, Giulio Anselmi, nel corso della presentazione dell’11/o Rapporto Censis-Ucsi sulla comunicazione.
"Le aziende editoriali vanno evolvendosi verso la multimedialità – ha sostenuto Anselmi commentando i risultati dell’indagine -. La riorganizzazione interna procede però con grande lentezza. Il fatto che si parli solo ora di redattore unico tra carta stampata e web rileva un grande ritardo". "L’evoluzione tecnologica genera anche dubbi sulla stessa professione – ha aggiunto Anselmi -. Il citizen journalism ha introdotto elementi di democrazia e pluralismo, ma si può dire che abbia superato il giornalismo tradizionale? Se è così, chi seleziona le notizie? Chi le contestualizza? Il senso dell’informazione non arriva da sé. Della mediazione giornalistica credo non si possa fare a meno". "La vecchia informazione non riuscirà però a salvarsi se pensa di trovare nel web un succedaneo – ha precisato -. Non è così, sono realtà diverse e credo che l’evoluzione verso il mobile consentirà di non perdere la centralità della credibilità della fonte". (ANSA)