Sono bastati pochi giorni perché la notizia venisse confermata. La versione online del quotidiano newyorchese per eccellenza diverrà a pagamento dal 2011.
Com’è noto il Times ci aveva già provato, senza grande successo, nel 2005, ma la svolta di ora sembra più determinante e sicuramente, a causa dell’attuale situazione di crisi del mercato, non presenta alternative altrettanto efficaci per rinsavire le casse del quotidiano. Insomma, le news online devono essere pagate. Oggi sul Wsj.com e su Financial Times online, domani sul NYTimes.com e su qualunque altro periodico che riterrà necessario applicare una sorta di tutela economica ai propri contributi. E’ stata indubbiamente sorprendente la decisione di partire solo dal 2011 (molti si aspettavano un cambio di strategia immediato), ma dai vertici sono arrivati commenti secondo cui è preferibile fare le cose con calma ma bene, affinché i lettori possano progressivamente acquisire e accettare il nuovo metodo di fruizione. Nella fattispecie si tratterà di rendere disponibili un determinato numero di notizie al mese, oltre al quale il lettore dovrà assolutamente sottoscrivere un abbonamento per proseguire nella lettura di qualunque contenuto. Il fatto che NYTimes.com abbia confermato la propria decisione significa che il mercato editoriale online cambierà moltissimo nel corso del 2010 e, molto probabilmente, si presenterà totalmente rinnovato nel 2011. Dopo la notizia del Times, hanno seguito numerose indiscrezioni in merito al futuro di Google News che, essendo stato abbandonato da numerosi editori, starebbe pensando anch’esso a rendere le notizie a pagamento. Ma si presume che i rumors rimarranno tali ancora per un po’. (Marco Menoncello per NL)