Come noto, a Villa Pamphilj si sono tenuti gli Stati Generali, dove il Governo ha incontrato i vari soggetti della società civile al fine di adottare idonee misure per rilanciare il Paese.
Nella giornata del 17/06/2020 l’esecutivo ha incontrato Confindustria, il cui presidente Carlo Bonomi si era già mostrato critico riguardo alle scelte prese dal governo.
Il Piano mai visto
In particolare, come riportato dal Sole 24 Ore, aveva dichiarato: “Mi sarei aspettato che nelle convocazioni a Villa Pamphilj il governo presentasse un piano ben dettagliato, con un cronoprogramma, con gli effetti attesi, in quanto tempo, gli effetti sul Pil. Questo piano non l’ho visto, sarei curioso di leggerlo, vorrei ascoltarlo”.
Nell’incontro con il Gabinetto sembra che la divergenza si sia acuita, in particolare sulla tematica dei rimborsi dell’addizionale provinciale all’accisa sull’energia elettrica tra il 2010 ed il 2012, a cui NL aveva già dedicato un apposito articolo.
La posizione di Confindustria
Rappresentando gli interessi delle imprese italiane, il presidente Bonomi ha chiesto all’esecutivo di rispettare “la sentenza della magistratura che impone la restituzione di 3,4 miliardi di accise sull’energia, impropriamente pagate dalle imprese e trattenute dallo Stato, nonostante la sentenza della Corte di Cassazione che ne impone la restituzione”.
Questo nell’ottica generale per cui “l’impegno contro una nuova dolorosa recessione può avere successo solo se non nascondiamo colpe ed errori commessi da tutti negli ultimi 25 anni. Ora si onorino i contratti / debiti verso le imprese”, ha twittato Bonomi.
Infine, il presidente ha sottolineato, tramite la sua pagina Twitter, come Confindustria “non [creda] in uno Stato cattivo contrapposto al privato buono. Ciò che chiediamo è una democrazia moderna con istituzioni efficienti e funzionanti, cioè con una PA ‘buona’”.
La risposta del Governo
Non si sono ovviamente fatte attendere le risposte del Governo, in particolare attraverso le parole del premier Giuseppe Conte e del Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri.
Nello specifico il Presidente del Consiglio dei Ministri ha affermato che “la sentenza è di fine 2019, un contenzioso Stato-imprese: i nostri uffici ci lavoreranno”, mentre il ministro Gualtieri ha dichiarato che “Confindustria sa benissimo che lo Stato farà la sua parte. C’è una questione tecnica”.
Imprese attendono provvedimenti
L’interesse di Confindustria per la questione è sicuramente un segnale positivo per tutte le imprese che intendono ottenere il rimborso dell’addizionale all’accisa sull’energia elettrica. La “battaglia” condotta dal presidente Bonomi è fondamentale per auspicare un intervento dello Stato per risolvere la questione, tenendo conto che qualora non vi fosse una soluzione governativa molte società potrebbero decidere di agire in giudizio per ottenere le somme che spettano loro. (A.N. per NL)