Roma – Di lavoro giro a Milano per risolvere problemi con i PC in vari uffici. Giovedì mi chiama un cliente che mi manda da un suo cliente che non riesce a usare la posta elettronica. In effetti le mail spedite a quel dominio tornano al mittente perché non trovano il server di destinazione. Dopo un paio d’ore a fare domande ho ricostruito il problema ed è un po’ oltre le mie competenze che si limitano ad un dominio locale.
Questa ditta nel 2002 crea un suo dominio internet che usa solo per la posta elettronica creando 5 caselle email. Nel 2007 decide di fare un sito internet e incarica una ditta per realizzarlo.
A questo punto ci sono delle incomprensioni, la ditta che crea il sito ha messo a disposizione la struttura del sito che poi il cliente avrebbe dovuto riempire con i suoi contenuti. il cliente si aspettava di trovare il lavoro fatto e finito con i suoi contenuti online messi dal web designer. La fattura del web designer viene contestata e non pagata, ne nasce una controversia legale ancora in corso.
Ora il dominio è irraggiungibile, se si tenta di raggiungerlo compare un messaggio che dice “sito in manutenzione” e dopo pochi secondi si raggiunge il sito del web designer.
Da quel che ho capito sono stati modificati i DNS che ora puntano al sito del web designer. Ergo anche la posta elettronica finisce lì ma lì non c’è il server di posta.
L’administrative contact del dominio è ancora la ditta che ha creato il dominio nel 2002 ma i dati per contattarlo sono stati modificati e ora telefoni, fax ed email sono quelli del web designer.
La procedura legale andrà avanti ma ci vorrà del tempo e intanto questa ditta si ritrova senza la sua posta elettronica.
Ora stanno usando un servizio alternativo di quelli gratuiti ma tutti i loro clienti e fornitori continuano a scrivere agli indirizzi ora irraggiungibili.
Altro che sequestro della polizia postale, questo è un sequestro di dominio a scopo di estorsione.
V.