Franco Abruzzo.it
Roma, 23 settembre 2008. Non c’è pace per E Polis: dopo la crisi dell’estate scorsa e il passaggio di mano da Niki Grauso, fondatore della testata, al nuovo editori Alberto Rigotti, dopo la breve permanenza in Cda di Marcello Dell’Utri, le rotative si sono di nuovo fermate ieri notte, e questa mattina il quotidiano non è stato distribuito. «Nel corso di una tesa e delicata riunione – spiega una nota del Comitato di Redazione – protrattasi fino alle 24.35, il direttore, Enzo Cirillo, ha comunicato alle 23.42 la sua decisione di non firmare il giornale, impendendone l’uscita, nonostante tutte le edizioni fossero state trasmesse regolarmente ai centri stampa. Nessun giornale sarà dunque editato, neppure in quei pochi centri stampa che erano disponibili, così è stato comunicato al Cdr alle 20.45, a far uscire alcune edizioni di E Polis (Torino, Venezia, Mestre, Treviso, Napoli, Bari, Sardegna Nord e Sardegna Sud). Alcuni centri stampa hanno ricevuto lo stop alle rotative da parte del dottor Carlo Momigliano (editore incaricato) alle 23.46. Una decisione unilaterale, quella del direttore e dell’azienda, incomprensibile, che fa il paio con la serrata, decisa nei giorni scorsi dal gruppo Seregni (general contractor per le attività di stampa). Una scelta che ci preoccupa per la sopravvivenza del nostro giornale. Per E Polis – conclude il Cdr – si apre un’altra crisi, dopo quella del luglio 2007».
EDITORIA: E POLIS NON ESCE, FNSI SOLLECITA INCONTRO.
Cagliari, 23 settembre 2008. I giornali del gruppo E Polis, quotidiani a distribuzione mista (in edicola a 50 centesimi e gratuito in centri commerciali, aeroporti e altri punti di ritrovo), non andranno in stampa e non si sa ancora quando le pubblicazioni saranno riprese. L’ha reso noto il Cdr, spiegando che l’editore ha comunicato alla redazione che la causa sarebbe un contrasto sorto con lo stampatore. Fnsi e Associazioni di stampa di Campania, Emilia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Toscana e Veneto, hanno sollecito un incontro urgente con la proprietà. «Il sindacato nel manifestare piena e totale solidarietà ai giornalisti coinvolti, ancora una volta, in una situazione di incertezza, è fortemente preoccupato – è detto in una nota – per il futuro di un’iniziativa editoriale che, stando alle dichiarazioni dell’editore, appariva ormai consolidata sia dal punto di vista aziendale che finanziario. Da tempo i giornalisti che hanno operato con grande lealtà e professionalità anche nei momenti più difficili, avevano manifestato il proprio malessere per la mancanza di risposta da parte dell’editore. Lo stesso piano editoriale del direttore era stato bocciato a grande maggioranza dalla redazione. La Fnsi e le associazioni di stampa chiedono trasparenza e chiarezza sugli assetti proprietari, sulla gestione delle testate e sui piani aziendali che dovrebbero assicurare ai giornalisti condizioni di lavoro professionalmente compatibili con le dimensioni editoriali dell’iniziativa». (ANSA)