“La scomparsa di Gilberto Evangelisti è un lutto per tutto il giornalismo italiano e in particolare per la Federazione della Stampa".
Lo rende noto la FNSI, commentando la morte di un "giornalista di grande umanità e di elevate doti professionali", che "ha saputo portare la sua indiscussa capacità di relazione sia all’interno degli organismi di categoria, che ha sapientemente guidato, sia all’interno del giornalismo sportivo radio televisivo, dove ha raccolto grandi e significativi risultati. Eletto Presidente della Federazione della Stampa nel congresso di Bormio del 1989, da una maggioranza fortemente caratterizzata, seppe sempre far prevalere con giudizio e intelligenza il principio dell’unità dei giornalisti italiani e del loro sindacato. Presidente della Federazione, prima con la segreteria di Giuliana Del Bufalo poi con quella di Giorgio Santerini, fu il protagonista di quel patto che ricompose negli anni ’90 l’unità nella gestione sindacale. Commentatore radiofonico sportivo incomparabile riusciva sempre a creare un feeling diretto con gli ascoltatori, qualunque fosse l’attesa dei tifosi, arrivando ai gradi più alti della carriera professionale, con le stesse doti di intelligenza e moderazione che seppe trasferire nell’attività sindacale alimentando il dialogo e stemperando le tensioni politiche più accese, vivendo sempre l’impegno sindacale come servizio per l’intera categoria. Con lo stesso spirito di servizio Gilberto Evangelisti aveva dedicato i suoi ultimi anni a seguire con amorevole attenzione i corsi dell’Ordine professionale dedicati ai giovani praticanti che si affacciavano alla professione. La Federazione Nazionale della Stampa, a nome di tutti i giornalisti italiani si associa ai familiari nel dolore per la scomparsa di un grande collega e di un grande amico”.