Ora anche le biblioteche cercano di sopravvivere alla crisi – causata dai pesanti tagli alla cultura – grazie ai libri digitali. Nell’arco temporale di cinque anni, infatti, si è assistito ad una forte diminuzione degli investimenti pubblici in favore delle biblioteche statali, passando da un budget di 30 milioni di euro a soli 17.
E a pagarne le conseguenze sono in particolare gli acquisti di libri nuovi, settore che deve sopravvive con soli 3 milioni di euro contro i precedenti 8. Ed ecco che iniziano a spuntare i primi libri digitali tra gli scaffali delle librerie. Sì perché questo nuovo modo di lettura, più moderno e al passo con la tecnologia, si sta facendo strada anche nel più tradizionale settore della carta stampata: quello delle biblioteche. Già oltreoceano, di preciso nella Stanford University in California, si assiste al fenomeno degli scaffali “senza libri”. Secondo un membro dell’associazione biblioteche universitarie statunitensi, l’obiettivo è quello di eliminare del tutto i vecchi libri per far posto a quelli digitali, essendo un vantaggio sia per la facoltà sia per gli studenti, i quali potranno consultare i volumi in qualsiasi posto si trovino e a qualsiasi orario. In Italia, il via agli ebook è stato dato dalle biblioteche comunali “Renato Fucini” ad Empoli e quella di Cologno Monzese. Quest’ultima – con un investimento di ventimila euro, di cui la metà derivanti da un finanziamento regionale – ha comprato ad inizio anno quaranta lettori digitali scatenando l’interesse dei cittadini che non hanno tardato a farsi avanti per prenotare una lettura digitale. Tuttavia, come sottolineato da Luca Ferri responsabile della biblioteca, l’entusiasmo è andato scemando per via del genere dei volumi digitali, prettamente classici e poco appetibili. A questo empasse si è già posto rimedio in quanto a breve arriveranno i primi acquisti di narrativa contemporanea: 300 titoli che spaziano da Baggiani a Murgia, da Ken Follet a Nothomb. Scenario simile per la biblioteca comunale di Empoli, ove, a fronte di un investimento di poco più di mille euro, gli e-reader sono undici, con una sessantina di titoli a disposizione del lettore e prenotazioni che arrivano fino a febbraio. Dunque ci si reca in biblioteca, si prende in prestito l’ebook con l’opera che si vuole leggere e si porta a casa il tutto. Innovativo strumento di lettura che consente di fare quel che sul tradizionale libro cartaceo non era possibile, ossia sottolineare e apporre note a margine, il tutto senza rovinare il testo in quanto, una volta restituito, l’ebook viene resettato cancellandosi così ogni dato personale dell’utente. (M.C. per NL)