Dvd galeotti: condanne in Italia e Gran Bretagna per pubblicità ingannevoli

Le Autorità hanno sanzionato i responsabili dei messaggi scorretti negli home video incriminati: “Roma a mano armata” da noi, “Mr Bean Holidays” nel Regno Unito


Home video alla gogna, in Italia e Gran Bretagna, a causa della pubblicità ingannevole. Le Autorità incaricate di vigilare sulla correttezza dei messaggi per i consumatori, infatti, hanno riscontrato infrazioni, nei due Paesi, in due casi particolari, sanzionando i responsabili. Il caso italiano ha visto protagonisti la Noshame Films e la Hobby & Work Publishing, condannate dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato a causa del dvd del film “Roma a mano armata”. La pellicola, venduta lo scorso mese di dicembre come apripista della serie “Poliziesco all’italiana – il meglio del genere poliziottesco” al prezzo di 4,90 euro, recava in calce la scritta “special edition”, con tanto di contenuti extra inediti, in realtà completamente assenti all’interno del dvd. La condanna è nata da una denuncia di un consumatore che, avendo acquistato l’home video, ha riscontrato l’assenza dei preannunciati contenuti e lo ha comunicato all’Autorità. Questa ha inflitto alla Noshame Films e alla Hobby & Work Publishing un’ammenda di 5.600 euro ciascuna ed ha imposto l’obbligo di modificazione della confezione del dvd recante l’informazione non corretta entro 90 giorni, riconoscendo le due società concorrenti nella diffusione del messaggio ingannevole.
In terra anglosassone v’è stata una decisione simile da parte dell’Asa (corrispondente inglese della nostra Agcm), che ha condannato la Universal Picture per pubblicità ingannevole per la promozione radiofonica del dvd “Mr Bean Holidays”. Essendo l’home video corrispondente d’un film attualmente nelle sale britanniche, la casa produttrice d’home video ne aveva promosso la diffusione sottoscrivendo, all’interno del radio-spot, la presenza d’un biglietto omaggio d’ingresso al cinema per vedere il film, per chiunque l’avesse acquistato. L’Universal Picture, però, aveva “dimenticato” d’inserire all’interno della pubblicità il fatto che il biglietto gratuito valesse esclusivamente per una certa catena di sale cinematografiche e non per tutte e per questo è stata colta in fallo dall’Autorità. (Giuseppe Colucci per NL)

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