Il fondo di investimento F2i e Rai Way hanno presentato un’offerta congiunta e vincolante, soggetta ad alcune condizioni, per acquisire (con distinte operazioni) i diritti d’uso e l’infrastruttura tecnica di Persidera, il network provider DTT controllato al 70% da Telecom Italia e al 30% dal gruppo Gedi (ex L’Espresso).
La struttura dell’operazione indicata nell’offerta prevede l’acquisto da parte di F2i della titolarità dei diritti d’uso delle frequenze UHF utilizzate da Persidera per i propri multiplex DTT e l’acquisizione da parte di Rai Way dell’infrastruttura di rete con la contestuale sottoscrizione di un accordo pluriennale per la fornitura di servizi di broadcasting.
Quella di Rai Way e di F2i è l’unica offerta arrivata sul tavolo degli advisor Barclays e Lazard, che quindi porta a considerare fuori dai giochi Ei Towers e Discovery.Si tratta di una proposta che potrebbe però non bastare a Telecom Italia e Gedi, soprattutto se fossero confermate le indiscrezioni secondo cui Rai Way e F2i avrebbero messo sul piatto meno di 250 milioni di euro, quando i venditori speravano in una valutazione di 350 milioni di euro (non è chiaro se si parla di equity value o di enterprise value). Per un più puntuale inquadramento della questione, si consideri che Persidera ha realizzato oltre 40 milioni di euro di ebitda nel 2016 con circa 50 milioni di euro di debito per cui il prezzo offerto corrisponderebbe a un multiplo di circa 6 volte l’ebitda 2016.
E’ chiaro, quindi, che i due azionisti dovranno decidere se continuare con la cessione oppure, come anticipato da Mf-Milano Finanza, Telecom Italia potrebbe conferire la sua quota in un trust. Infatti il colosso tlc è obbligato a vendere Persidera per rispettare la condizione posta dall’Antitrust europeo al via libera per il controllo di fatto di Vivendi sulla compagnia Telefonica di cui è il primo azionista con il 23,9% del capitale. Un altro nodo da sciogliere, oltre a quelle del prezzo, nel caso venisse accettata l’offerta della cordata Raiway-F2i, sarà quello dell’Antitrust: i due acquirenti dovrebbero, infatti, creare una newco, con F2i al controllo, ma resta da capire se l’Authority darà l’ok a questa impostazione.
Persidera è nata nel 2014 dall’unione degli operatori di rete Telecom Italia Media Broadcasting e Rete A (L?Espresso). In Italia ci sono 20 multiplex: Raiway, Ei Towers e Persidera ne possiedono cinque ciascuno; gli altri cinque sono divisi fra Cairo, H3G, Dfree (che fa capo all’imprenditore franco-tunisino Tarak Ben Ammar), Costantino Federico (editore di Rete Capri) e Francesco Di Stefano (Europa 7). Per motivi di Antitrust nessuna società può avere più di cinque multiplex.Sul merito economico-finanziario, mentre l’impatto di Persidera sulla valutazione di Telecom Italia è marginale, esso è particolarmente rilevante per Gedi. Inoltre, il valore contabile di Persidera per Gedi (353 milioni di euro per il 100% a giugno 2017) è superiore a quello di Telecom Italia (circa 200 milioni di euro). “Nella nostra somma delle parti di Gedi Persidera conta per un equity value di 366 milioni di euro, leggermente superiore al valore contabile. Se dovessimo allineare la valutazione di Persidera al valore contabile di Telecom Italia, la nostra somma delle parti di Gedi passerebbe da 0,70 euro per azione a 0,59 euro per azione, il 2% al di sotto dell’ultimo prezzo di chiusura, con tutte le altre ipotesi invariate”, valutano gli analisti di Banca Imi.
Per quanto riguarda Rai Way, Persidera potrebbe essere un’opzione di crescita nei servizi di hosting e di manutenzione e un’opportunità per arricchire e diversificare la propria base di clienti. “L‘operazione per Rai Way avrebbe senso industriale per le sinergie attivabili e finanziario per il releverage ma per una valutazione puntuale sono da chiarire diversi aspetti: i rischi che rimarranno in capo a Rai Way sullo sviluppo della top line di Persidera, le implicazioni dalla riduzione del numero di multiplex post 2022, il prezzo pagato da Ray Way, il rischio Antitrust sull’operazione”, sottolineano a Equita (rating hold su Rai Way e su Gedi con target price a 5,3 euro e a 0,86 euro, rispettivamente).
Invece per Ei Towers, “l’acquisizione di Persidera da parte di Rai Way rappresenta un rischio dal punto di vista fondamentale per i ricavi oggi generati verso Persidera: 7/8 milioni e che potrebbero nel medio termine transitare su Rai Way, anche se l’operazione di consolidamento e l’ingresso di F2i nel settore potrebbe riaprire scenari speculativi”, aggiungono gli analisti della sim, precisando che Gedi ha in carico il 30% di Persidera a 110 milioni “e nella nostra somma delle parti la valutiamo 90 milioni di euro rispetto alla valorizzazione di circa 60 milioni che emergerebbe dalle indiscrezioni. In caso di cessione, saranno da verificare gli eventuali accordi parasociali tra i due azionisti di Persidera”.
In attesa della decisione dei consigli di amministrazione di TI e Gedi sull’offerta presentata da F2i-Rai Way, “riteniamo che, in alternativa, Telecom Italia potrebbe optare per il trasferimento della sua partecipazione in un trust”, prevedono gli analisti di Banca Imi. “La cessione di Persidera è un elemento chiave quindi per Gedi”, confermano a Banca Akros.
“A metà del range di prezzo 250/350 milioni di euro, la nostra valutazione è al top del range, e deducendo l’indebitamento netto del veicolo di 53 milioni di euro, 74 milioni di euro di incasso rappresenterebbero il 23% della capitalizzazione di mercato di Gedi e contribuirebbero in parte a compensare la multa da 175 milioni di euro attualmente pagata. Se la vendita dovesse avvenire a un prezzo più vicino a 200 milioni di euro, Gedi incasserebbe 45 milioni di euro”, affermano gli advisor di Banca Akros. (E.G. per NL – fonte MF)