Il Ministero dello Sviluppo Economico ha reso noto che domani, 8 maggio 2015, procederà al riparto della somma destinata agli indennizzi tra tutti i soggetti aventi titolo che – entro oggi – abbiano provveduto a spegnere il canale ed abbiano fatto pervenire all’ente, a mezzo PEC, la dichiarazione di rinuncia all’eventuale contenzioso giudiziario introdotto mediante esibizione della copia depositata all’Organo competente della Magistratura.
La somma destinata all’erogazione degli indennizzi ammonta a 14.265.253,66 euro. Il Ministero ha altresì precisato che "qualora non pervenga quanto richiesto entro il predetto termine", il soggetto verrà considerato decaduto dal diritto a percepire l’indennizzo e ciò al fine di "evitare che un soggetto beneficiario di tale indennizzo possa vantare, a seguito di una eventuale pronuncia giurisdizionale favorevole, anche il diritto all’assegnazione di una frequenza digitale". Ricordiamo che la fonte normativa sottesa alla procedura è il DM 23/01/2012, disciplinante l’erogazione degli indennizzi ai soggetti che, in esito alle procedure di cui ai bandi di gara di revisione delle frequenze (comprese nella banda 790-862 MHz o con frequenze che sono state poi assegnate ad altri operatori utilmente collocati), siano risultati in posizione non utile nelle relative graduatorie. (M.L. per NL)