In occasione del 17° European Digital Forum tenutosi oggi in videoconferenza, Maurizio Giunco, presidente dell’Associazione Tv Locali di Confindustria è tornato a ribadire le criticità relative ai ritardi accumulatisi nel processo di refarming della banda 700 MHz.
Iter che appare sempre più improbabile che possa concludersi nei tempi fissati dalla road-map.
Ritardi su ritardi
D’altra parte, i termini fissati dalla L. 205/2017 sono ampiamente trascorsi senza che si sia dato seguito a quanto ivi previsto.
Il comma 1033 dell’art. 1 prevedeva infatti l’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze entro il 03/09/2018, l’avvio della procedure per i bandi FSMA al 31/12/2018, mentre il comma 1035 fissava l’aggiornamento del Piano LCN al 31/05/2019. Come noto, nessuna di tali scadenze è stata rispettata.
Mancano solo 10 mesi e siano all’inizio del guado
A dieci mesi dalla scadenza dello switch-off sono stati emanati solo i bandi per gli operatori di rete in alcune aree tecniche del nord Italia.
“Per rendere possibile l’effettivo switch off nelle date prefissate dalla road-map e la contestuale liberazione delle frequenze, devono essere assegnati i diritti d’uso agli operatori di rete in tutte le aree tecniche. E, soprattutto, devono essere subito formate le graduatorie degli FSMA a cui assegnare la capacità trasmissiva in tutto il territorio“, ha evidenziato Giunco, ribadendo e rinforzando alcuni concetti già anticipati a NL.
Il nodo gordiano
“Inoltre devono essere associate le numerazioni LCN agli utilmente collocati, in tutte le aree tecniche. Ciò è indispensabile perché i logical channel number non potranno essere assegnati nelle diverse aree tecniche del paese in momenti diversi in quanto il legislatore (art. 1 comma 1035 L. 205/2017, ndr) ha previsto che alcune numerazioni vengano attribuite ai Consorzi ed alle Intese. Il che presuppone graduatorie nazionali ed impone, quindi, che il bando per l’assegnazione (degli LCN) venga emanato per tutta Italia, contemporaneamente“, ha sottolineato Giunco.
Subito i bandi residui. Tutti
Secondo il presidente dell’Associazione Tv locali di Confindustria è quindi necessario che il Ministero emani a livello nazionale, immediatamente, tutti i bandi per l’assegnazione dei residui diritti d’uso. E, a seguire, quelli relativi alle graduatorie FSMA.
Per parte propria, Agcom deve concludere la procedura di revisione del Piano LCN e il Ministero, a ruota, provvedere all’associazione degli LCN agli FSMA utilmente collocati.
“Tutto ciò deve avvenire entro il giugno 2021″, ha rimarcato Giunco.
Il rischio della doppia corsia
“Come se tutto ciò non bastasse, c’è un altro grave aspetto da chiarire”, ha incalzato il portavoce di Confindustria.
“La Delibera Agcom N. 290/18/CONS (recante il “Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze”) ha fissato i parametri di riferimento con lo standard trasmissivo in DVB-T2 con una capacità trasmissiva convenzionale pari a 40 Mbit/s (punto 4 pagina 6).
Il periodo transitorio che rischia di determinare una strage di tv locali
Capacità trasmissiva che consente la diffusione di 15 programmi in HD e sino ad un massino di 40 in SD (in realtà esistono anche soluzioni con tagli inferiori di capacità trasmissiva, attraverso soluzioni picture in picture, frequentemente utilizzate dalle visual radio, ndr).
La road-map
La road-map fissata dal Mise con DM 15/06/2019 inserisce un periodo transitorio da settembre 2021 a settembre 2022 dove si sarà obbligati ad adottare almeno lo standard Mpeg4/H264 (che potrebbe consentire la diffusione di 10-15 programmi in SD).
Le Linee Guida
Le Linee Guida del 22/07/2019 del Mise per la formazione delle graduatorie degli FSMA si riferiscono allo standard DVB-T2/HEVC che consente come detto il trasporto di 40 programmi SD.
Contraddizioni
Quindi se da settembre 2021 a giugno 2022 gli operatori trasmetteranno in Mpeg4/H264 (10 programmi), come si può effettuare un bando per il posizionamento di 40 FSMA? Questi 30 editori chiuderanno la tv da settembre 2021 per poi ripartire a giugno 2022?
Il ghetto delle tv locali
Oppure le locali devono adottare in solitudine lo standard HEVC/H265 mentre i nazionali trasmetteranno in Mpeg4?
Se su questi temi non vi sarà una presa di coscienza ed una incredibile accelerazione, ci schianteremo tutti contro il muro“. (E.G. per NL)