Come noto, a seguito della transizione alle trasmissioni televisive digitali terrestri, molte imprese televisive locali hanno dovuto dismettere in tutto o in parte le relative reti di trasmissione.
Sono, inoltre, numerose le tv locali che hanno ricevuto l’assegnazione di frequenze oggetto di situazioni interferenziali con altre emittenti italiane o estere. Tutto ciò ha generato un ampio contenzioso, attualmente pendente avanti la Magistratura amministrativa. Sul punto, per l’associazione Aeranti-Corallo vi è l’esigenza “che il Governo e il Parlamento, per quanto di rispettiva competenza, valutino di prevedere, nella prossima legge di stabilità per il 2014, forme di indennizzo per le imprese televisive locali che, a seguito del passaggio al digitale abbiano subito un azzeramento o un ridimensionamento della propria copertura radioelettrica originaria”. “Si tratterebbe – ha spiegato Marco Rossignoli, coordinatore del sindacato – di una misura doverosa a favore di soggetti che hanno dovuto cessare o ridimensionare la propria attività dopo decenni di trasmissioni”. Iniziativa, quella di Aeranti-Corallo lodevole nel suo intento, ma di dubbia efficacia in un momento di indisponibilità finanziaria assoluta dello Stato. (E.G. per NL)