Rai Way ha sottoposto una manifestazione di interesse non vincolante nell’ambito del processo di potenziale vendita di Persidera avviato dai relativi azionisti.
Nella manifestazione di interesse verso l’operatore di rete Persidera, controllato da Telecom Italia (Tim) al 70% e da Gedi per il restante 30%, secondo MF-Milano Finanza, “è stato segnalato che Rai Way sta considerando strutture coerenti con l’attuale contesto regolamentare, non essendo nella posizione di divenire titolare dei diritti d’uso delle frequenze attualmente rilasciati a Persidera per i propri multiplex”.
Ricordiamo che a maggio la Commissione europea aveva accertato l’acquisizione del controllo di fatto di Telecom Italia da parte del colosso francese Vivendi, subordinandola proprio alla cessione di Persidera, società che controlla cinque multiplex del digitale terrestre nazionale. Per la Commissione UE, il controllo di fatto da parte di Vivendi in Telecom Italia comportava come criticità il superamento del limite dei multiplex DTT. Ai cinque multiplex di Persidera si sarebbero infatti sommati quelli posseduti da Mediaset di cui Vivendi è socia.
In quest’ottica non è escluso che la controllata della Rai possa cercare un’alleanza con un altro player interessato a Persidera, vista la raccomandazione della Commissione UE di non consentire a un singolo operatore di detenere più di cinque multiplex per la trasmissione del segnale televisivo. Anche Ei Towers, controllata al 40% da Mediaset , nelle scorse settimane avrebbe depositato manifestazioni d’interesse non vincolanti.
Tra le ipotesi al vaglio da parte di Rai Way ed Ei Towers ci sarebbe quella di una cordata con fondi di private equity, in modo che la proprietà dei multiplex possa fare capo a un investitore, mentre la gestione a un soggetto industriale. Gli altri pretendenti in campo, stando a quanto anticipato da MF-Milano Finanza, sarebbero i fondi F2i, probabilmente assieme al partner Marguerite, e Clessidra, che dovranno presentare la propria offerta vincolante entro il 15 gennaio, oltre al gruppo americano Discovery che fa riferimento all’imprenditore John Malone e controlla la piattaforma Eurosport.
Lo scorso 7 dicembre Telecom Italia si è limitata a ricordare che il processo di cessione di Persidera è stato avviato a ottobre, con il supporto di Barclays e Lazard, rispettivamente advisor di TI e di Gedi e a far presente che l’attività sta procedendo in linea con le tempistiche tipiche di questo tipo di operazioni: è attualmente in corso la due diligence da parte dei potenziali acquirenti che hanno presentato offerte preliminari non vincolanti e sono stati ammessi alla fase successiva dell’iter.
Ma quanto vale Persidera? Telecom Italia vuole spuntare per la sua quota del 70% almeno 350 milioni di euro, secondo le ultime voci di mercato. Gli analisti pensano che la cessione di Persidera possa contribuire all’accelerazione di un più ampio processo di riorganizzazione (in direzione del T2 per il quale ormai è chiara l’essenzialità di un processo di switch-over col T1 piuttosto che un destabilizzante switch-off, aberrato da tutti, visti i precedenti), cosa che potrebbe innescare il tanto atteso consolidamento nel settore delle torri di trasmissione con Ei Towers e Rai Way che da tempo sono date prossime alle nozze, anche con il benestare del governo. (M.L. per NL)