A rischio la sopravvivenza di molte emittenti televisive locali: con il passaggio al digitale terrestre il pericolo è quello di assistere ad un vero e proprio oscuramento delle piccole televisioni private, legate al territorio.
Questo perché, a partire dal 7 novembre, giorno di inizio dello switch-off, che comporterà lo spegnimento degli attuali trasmettitori analogici potremmo veder sparire gran parte delle realtà televisive regionali, visto che per 43 emittenti con sede in Toscana i posti disponibili da assegnare sono soltanto 18. Le altre emittenti potrebbero forse rimanere, ma soltanto come fornitrici di programmi. Con il passaggio al digitale terrestre, si rischierebbe quindi di perdere una parte importantissima dell’informazione locale, dato che per mancanza di frequenze disponibili molte piccole emittenti locali saranno costrette a spegnere il segnale. “Nonostante le numerose difficoltà – ha dichiarato Oreste Giurlani, Presidente di UNCEM Toscana e Coordinatore di RTRT – causate dallo switch-off, siamo comunque abbastanza ottimisti di riuscire a garantire in Toscana la presenza delle piccole emittenti televisive locali. Questo grazie al lavoro intrapreso da UNCEM insieme a Regione Toscana e all’apertura dei tavoli con le Associazioni di categoria delle Tv, con le quali stiamo cercando soluzioni alternative che consentano la sopravvivenza delle piccole emittenti territoriali che, con il loro servizio di informazione territoriale, sono un punto di riferimento importante soprattutto per chi abita nelle zone periferiche e montane. Non possiamo permettere che si vada a ledere il diritto al pluralismo dell’informazione: per questo ci stiamo battendo affinché, nonostante lo scarso numero di frequenze disponibili e l’assegnazione di quest’ultime sulla base di un bando pubblico, grazie al lavoro fatto sul territorio si riesca ad evitare il dimezzando delle piccole emittenti locali”. (Agipress)