Con un palinsesto con 16 ore di diretta quotidiana ha fatto il suo rientro nell’etere il marchio/palinsesto Sportitalia, visibile su LCN 153 del digitale terrestre (carrier D Free) e presto sulle piattaforme Sky e Tivusat.
La nuova versione della famosa tv sportiva – per ora limitata ad un solo programma, ma per la quale, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe allo studio un’estensione su due o tre reti (inizialmente le Sportitalia erano tre: Sportitalia 1, 2 e 24), magari su logical channel number più bassi (e quindi più intercettabili dagli zapper) – vede anche una sinergia con la superstation Radio Sportiva (gruppo Media Hit), con la quale, alle 9.00, coproduce una trasmissione in diretta in contemporanea sui due mezzi. Sul punto, ricordiamo che già nel 2009 Sportitalia (versione Bruno Bogarelli) tentò un esperimento radiofonico con una forte sinergia in Lombardia con Energy 98,2 (oggi Radio Millennium Energy), ribattezzata per l’occasione Sport Radio Energy. L’iniziativa non sortì tuttavia gli effetti sperati, un pò per le difficoltà economiche che stava vivendo la società televisiva, un pò per l’assenza di un adeguato supporto commerciale. Di una possibile evoluzione della promettente Radio Sportiva, nella direzione di quella che ormai viene definita comunemente "radiovisione", si parlava del resto da tempo e così la joint venture con quello che si preannuncia essere la più importante novità dei palinsesti tv sportivi del 2014, non stupisce. A riguardo di Sportitalia, ricordiamo che, dopo le vicissitudini che avevano interessato i precedenti content provider del noto marchio televisivo nazionale (la LT Multimedia di Valter La Tona aveva rilevato nell’estate scorsa dalla società Maroncelli 9 – ex Interactive – di Bruno Bogarelli gli asset ex Sportitalia, finendo però al centro di una complessa bagarre legale/commerciale con la concessionaria PRS), il canale sportivo è stato rilanciato da Tarak Ben Ammar, l’imprenditore tunisino che l’aveva fondato nel 2004 (e da sempre era rimasto titolare del marchio, di cui la società di Bogarelli era licenziataria), coadiuvato da Naguib Sawiris, azionista egiziano della galassia Prima Tv, network provider nazionale proprietario del multiplex D Free che ospita contenuti Mediaset (recentemente tornata alla ribalta settoriale per aver presentato al TAR Lazio un ricorso per chiedere l’annullamento dell’asta con cui il ministero dello Sviluppo Economico intende assegnare tre multiplex per la trasmissione del segnale televisivo in digitale terrestre). Il progetto di restart è stato curato da Egidio Viggiani, direttore affari generali di Prima Tv, società partecipata da Ben Ammar e Sawiris (presente in Italia con i portali Libero e Infostrada e la quotata Dada) e prevede un investimento di 6-8 milioni. Il progetto è stato gestito da Europa Network (controllata da Prima Tv), che ha messo a disposizione l’autorizzazione ministeriale alla diffusione nazionale del canale, e da Micri Communication, la società del giornalista Michele Criscitiello (volto di spicco che vecchia Sportitalia) che produrrà e realizzerà operativamente i contenuti di Sportitalia. A fianco di Criscitiello, anchorman di punta, tornerà Alfredo Pedullà insieme ad un gruppo squadra di 60 persone tra giornalisti e tecnici. (M.L. per NL)