In diverse aree tecniche italiane, tra cui Lombardia, Piemonte, Liguria, Campania, Lazio, a breve torneranno in onda diverse visual radio che non avevano trovato spazio nelle graduatorie in occasione del processo di refarming della banda 700 MHz.
A quanto riferito a NL, sono infatti ormai almeno una ventina le istanze presentate al Ministero per le imprese e il made in Italy per il rilascio di nuove autorizzazioni per fornitori di servizi di media audiovisivi (espressioni di prodotti radiofonici) con associati LCN nelle aree tecniche dove è disponibile capacità trasmissiva, generalmente sulle reti di 2° livello.
Visual Radio sui nuovi mux. Ma non solo
La tendenza è marcata in Piemonte, Liguria, Campania e Lombardia.
Capacità
“Sono le aree tecniche dove c’è maggiore interesse commerciale ed editoriale conciliabile con la capacità trasmissiva disponibile da collocare prevalentemente sui mux di 2° livello“, spiega Stefano Cionini, avvocato dell’area rainmaking di Consultmedia.
Libera negoziazione
“D’altra parte, anche a seguito dell’attribuzione di nuovi diritti d’uso relativamente alle reti di 2° livello non ancora attribuite durante le procedure competitive per la definizione delle graduatorie FSMA/LCN, il quadro generale è in parte mutato.
Tagli
Mutato, fattore rilevante, anche a riguardo dei tagli di capacità trasmissiva sfruttabili, che non prevedono più i limiti minimi di 1,5 Mbit/s, essendo la scelta legata alla libera negoziazione tra FSMA ed operatori di rete. Circostanza che ben si adatta alle esigenze delle visual radio, che, come noto, sono ben differenti da quelle dei FSMA classici “, continua il legale.
Rinunce e riutilizzi
“Oltretutto, non sempre gli identificatori LCN associati alle nuove autorizzazioni sono rinvenuti nell’alveo delle numerazioni successive all’ultima attribuita in seduta pubblica. In diverse aree tecniche, infatti, ci sono state diverse rinunce di titoli precedentemente assentiti (generalmente per sopravvenuta impossibilità a sostenere i costi) che, quindi, il Ministero può attribuire su richiesta di nuovi entranti”, spiega l’avv. Cionini.
Visual radio di derivazione DAB
“Come detto, ad effettuare nuove istanze sono prevalentemente le visual radio, a loro volta suddivise tra soggetti già presenti sui vecchi mux, ma che non avevano trovato collocazione sui nuovi della prima fase ad evidenza pubblica e tra nuovi entranti nel DAB.
Nuovi entranti si strutturano
Accade sempre più frequentemente, infatti, che nuovi player sulla radio digitale via etere si strutturino ed amplino gli sbocchi nella direzione multipiattaforma digitale, quindi le soluzioni variegate IP e, appunto, DTT.
Tendenze
Per parte nostra, siamo in questo momento impegnati in maniera bilanciata su entrambi i fronti, rilevando un rinnovato interesse per il presidio DTT da parte degli editori radiofonici”.
Esigenze contemperate
“Quel che è necessario in questa fase è che il Ministero proceda celermente nella definizione delle istruttorie pendenti, considerata la necessità di contemperare le esigenze degli editori con quelle degli operatori di rete che devono sfruttare i mux posti in funzione in esito ai bandi”, conclude Cionini. (E.G. per NL)