Alla fine si farà come avevamo previsto: TIM S.p.A. e GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. hanno raggiunto un accordo vincolante con F2i e EI Towers S.p.A. per la cessione delle partecipazioni detenute in Persidera S.p.A.
Fuori dai giochi quindi RaiWay, che ambiva all’asset di towering del player DTT.
Verranno quindi cedute le quote del provider telefonico (70% del capitale) e del gruppo editoria (30%) sulla base di un Enterprise Value pari ad € 240 milioni.
L’operazione, soggetta all’autorizzazione delle autorità competenti (Agcom e Antitrust), prevede che entro il closing stimabile indicativamente nell’ultimo trimestre 2019, venga effettuata la scissione di Persidera in due separate entità.
Una rimarrà titolare dei 5 diritti d’uso del digitale terrestre, relativi contratti attivi e personale; nella seconda confluirà l’intera infrastruttura di rete ed il relativo personale.
F2i, in quanto nuovo player non proprietario anche di un solo diritto d’uso che avrebbe impedito l’acquisto per superamento del tetto ex lege, pari appunto a 5 mux acquisirà l’intero capitale della nuova Persidera. Ricordiamo che F2i Fondi Italiani per le Infrastrutture Società di Gestione del Risparmio S.p.A. (F2i SGR) è una società italiana di gestione del risparmio, titolare del Fondo F2i destinato a effettuare investimenti nel settore delle infrastrutture.
EI Towers, società controllata al 100% da 2i Towers Holding S.r.l.,
partecipata per il 40% da Mediaset (circostanza indiziaria di una significativa concentrazione di fatto dell’operazione Persidera) e per il 60% da F2i TLC 1 S.r.l. (Gruppo F2i, cioè il soggetto che rileverà i diritti d’uso), acquisirà invece il 100% della nuova società di infrastruttura di rete (il cd. towering).
L’impatto complessivo atteso sulla riduzione della PFN del Gruppo TIM nel 2019 è pari a circa € 160 milioni, importo che comprende il corrispettivo da incassare al closing per la partecipazione del 70%, i dividendi distribuiti dalla società e l’effetto del deconsolidamento del debito Persidera.
Lato GEDI, l’intesa prevede un corrispettivo pari a € 74,5 milioni, da cui verranno detratti al closing i dividendi distribuiti nel corso del 2019 ed a cui saranno aggiunti gli interessi che matureranno dal 1° agosto 2019 fino alla data del closing (Euribor + 4%, su base annuale).
Spiega un comunicato diffuso da TIM che “l’operazione, che segue quanto comunicato lo scorso 21 febbraio in occasione della presentazione del Piano industriale TIM, si inquadra in un contesto di razionalizzazione del portafoglio e di focus sulle attività core ed è coerente con il progetto di valorizzazione della società perseguito da TIM e GEDI sin dalla creazione della partnership, realizzata nel 2015 tramite l’integrazione delle rispettive frequenze televisive e relative attività“. (E.G. per NL)