Con decisione assunta ieri in camera di consiglio (e pubblicata oggi), il TAR Lazio ha rinviato la trattazione dell’istanza cautelare avanzata da alcuni operatori di rete locali lombardi contro i provvedimenti di assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze DTT nell’Area Tecnica 3.
Nel dettaglio, i giudici amministrativi, "Ritenuto necessario, al fine del decidere, acquisire agli atti del giudizio dal Ministero dello sviluppo economico – Dipartimento Comunicazioni, ogni documentato chiarimento in ordine ai fatti per cui è causa, con particolare riguardo ai criteri osservati ai fini dell’assegnazione delle frequenze in digitale alle società ricorrenti tenuto conto delle censure dalle medesime sollevate in proposito", hanno disposto che la P.A. provveda "entro 30 giorni dalla notificazione o comunicazione in via amministrativa della presente ordinanza", fissando "la Camera di Consiglio per il prosieguo della discussione alla data del 27 gennaio 2011". Non è improbabile, a questo punto, che prima della prossima udienza il MSE-Com possa valutare di intervenire in via di autotutela riesaminando l’istruttoria contestata dalle ricorrenti. L’accoglimento del ricorso da parte del TAR Lazio potrebbe infatti importare una revisione con effetto domino dell’intera procedura di assegnazione delle frequenze dell’AT3 a switch-off intervenuto, con effetti devastanti per l’intero comparto televisivo locale, la cui stabilità è già messa a dura prova dal prossimo bando per la riattribuzione dei canali dal 61 al 69 UHF agli operatori tlc per il potenziamento della banda larga mobile. (A.M. per NL)