La scorsa settimana il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani aveva trasmesso a Palazzo Balbi il calendario ufficiale dello spegnimento del segnale analogico nel Veneto (Area Tecnica 6) che dovrebbe partire il 29 novembre dai comuni della Bassa Padovana, per concludersi il 14 dicembre a Sappada.
Nonostante i problemi ancora pendenti legati alla conversione degli impianti delle aree montane, per cui ci sarà un incontro il prossimo 24 novembre tra i sindaci e i dirigenti della Regione (lo Stato si prenderà cura, a quanto pare, solo dei tralicci di proprietà della Rai – 101 – tralasciando i restanti 35 di proprietà dei comuni e delle comunità montane, che rischiano seriamente, così, si restare a corto di segnale), questa volta il termine dello spegnimento della tv analogica dovrebbe essere rispettato. Ma le emittenti locali della regione, pur riconoscendo di aver ricevuto qualche manifestazione di solidarietà istituzionale, insistono per un rinvio. “Il clima nei nostri confronti è passato dall’indifferenza più totale ad una certa attenzione e preoccupazione – aveva dichiarato la settimana scorsa Filippo Jannacopulos, editore di Rete Veneta, in prima fila nella protesta di luglio e di settembre – l’Agcom ci ha assicurato che si troverà una soluzione positiva ed il ministro Romani ci ha spedito una lettera in cui assicura che lo Stato ci difenderà nella trattativa con la Croazia e la Slovenia per la coabitazione sulle frequenze al confine”. Il tavolo tecnico, dove discutere dei rimedi alle storture del Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze licenziato da Agcom nel giugno scorso, era stato fissato per il 5 novembre, tanto che Giorgio Galante di Telepadova aveva dichiarato fiducioso: “Dopo il 5 novembre, se avremo le risposte che ci attendiamo, ritireremo anche il ricorso” (al TAR, ndr). Ma poi il consesso è slittato al 12 novembre, in quanto le negoziazioni internazionali per garantire una maggiore disponibilità frequenziale all’Italia non erano giunte a positiva conclusione. E se dovesse essere spostato nuovamente, si rischia di far crollare quell’instabile equilibrio venutosi a creare nelle ultime settimane con gli editori inferociti da mesi di appelli inascoltati. Ma la questione delle frequenze alle locali non è l’unica macchia sulla migrazione digitale del Nord-Est. Resta da risolvere un’altra questione altrettanto essenziale: l’informazione dei cittadini. Data la situazione fluida, infatti, la pubblicità del passaggio al digitale è rimasta a lungo bloccata provocando, specie per i cittadini delle zone più remote della regione, una totale assenza di nozioni per l’uso della nuova tecnologia. Ed è per questo che Adiconsum ha organizzato il tour “Digitale Chiaro”, che partirà domani da Belluno e toccherà, a tappe, tutte le province venete: Treviso il 10, Venezia/Mestre l’11, Padova il 12 e Rovigo il 13 novembre. Così ne ha spiegato il perché Pietro Giordano, il Segretario Nazionale dell’associazione: “Adiconsum ancora una volta, deve sopperire all’assenza della Regione Veneto che a 20 giorni dallo switch off non ha ancora realizzato nessun tipo di intervento e che addirittura con il proprio sito internet, fermo ai primi del 2010, fa falsa informazione, fornendo le date sbagliate della prossima chiusura dell’analogico”. “I cittadini veneti, inoltre, – ha continuato Giordano – ancora attendono di sapere se potranno avvalersi di installatori convenzionati (cioè con etica e prezzi garantiti), come accade nelle altre Regioni, oppure dovranno provvedere per proprio conto, esponendosi al rischio di possibili speculazioni”. Il tour “Digitale chiaro” sarà così articolato: uno stand itinerante, il Digital Tv Exhibition, sarà collocato nel centro di ogni capoluogo, con tv HD e 3D, decoder terrestri e satellitari, e tecnici di Adicosum pronti a rispondere alle domande dei cittadini circa il ddt, lo switch off, i problemi legati alla ricezione, all’uso dei decoder e dei televisori di vecchia generazione. Oltre agli stand, Adiconsum ha adibito, all’interno del proprio sito www.adiconsum.it, un piccolo portale informativo dedicato al digitale terrestre, con tanto d’informazione in formato normale e 2.0, con blog e forum di discussione. Inoltre, per tutto il periodo dello switch off, gli sportelli territoriali di Adiconsum saranno a disposizione dei cittadini per chiarimenti e domande d’ogni tipo. (L.B. per NL)