Nuovo tavolo tecnico ex L. 15/2022 di coordinamento per le problematiche di copertura DTT in arrivo dopo lo switch-off di Abruzzo-Molise e Marche?
Switch-off doloroso
Nella giornata di mercoledì mattina è stato attivato il canale UHF 32 in Abruzzo (Area Tecnica 13 Abruzzo-Molise), dalla postazione Maiella da parte dell’operatore di rete aggiudicatario del diritto d’uso di 1° livello EI Towers (canale 32 UHF per Ch, Pe, Te, CB e canale 29 per Aq e Is).
Debordo naturale…
“Il segnale non solo arriva nelle Marche (Area Tecnica 11, ndr), nella scontata provincia di Ascoli Piceno (la cosiddetta zona franca), ma è ricevuto chiaramente in provincia di Macerata e alle porte di Ancona“, comunica a NL Cristiano Vaccaroni, noto operatore dell’area e storico nostro contributore.
… e non pianificato?
Niente di male, verrebbe da dire, a riguardo di un debordo naturale dei segnali, a parte qualche inevitabile conflitto LCN. “Non è però così – continua però Vaccaroni – in quanto il canale UHF 32 costituisce anche il diritto d’uso di 2° livello nella Marche (per le province di Ancona, Fermo e Macerata, ndr) che, conseguentemente, subisce un grave pregiudizio”.
Un tanto al tocco
“E’ incomprensibile come si possa aver pensato di far operare sullo stesso canale impianti da siti con rispettiva visibilità”, chiosa il nostro interlocutore, sottolineando ancora una volta i limiti della pianificazione delle frequenze attuata. La quale, a seconda dei casi, è parsa eccessivamente restrittiva (come nel caso del Veneto) oppure forse poco avveduta, come nella presente fattispecie.
Prevedibilità
Un pasticcio che peraltro – come avremo modo di approfondire in un prossimo articolo – sta generando numerosi malumori tra gli operatori a riguardo della gestione delle attività preliminari al refarming della banda 700 MHz condotta dalle proprie rappresentanze sedute ai tavoli istituzionali.
Problemi sul tavolo imbandito dalla L. 15/2022
E, a proposito di tavoli, ovviamente la questione necessiterà di uno di quelli tecnici consentiti dall’art. 1 comma 11 quater del D.L. 228/2021 (cd. Milleproroghe), convertito nella L. 15/2022), come accaduto (peraltro con risultati piuttosto deludenti) in Piemonte, Veneto e Puglia. (E.G. per NL)