Una riduzione del 30% sulla spesa del canone Rai del prossimo anno, come compensazione dei disagi subiti dai romani per il passaggio al digitale terrestre.
Questa la richiesta dell’Adoc, che denuncia ancora le difficoltà dei cittadini nel sintonizzare i nuovi canali. "Chiediamo che il canone Rai del 2010 venga ridotto del 30%, a titolo di compensazione per i cittadini che hanno subito i disagi del passaggio al digitale terrestre – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – per recuperare quantomeno i costi per l’acquisto di un decoder base. Anche stamattina, dopo il caos di ieri, continuano le difficoltà per i cittadini della Capitale, il 18% ha rinunciato al passaggio al digitale, mantenendo la visione esclusivamente attraverso Sky. I canali Rai seguono ad essere difficili da ritrovare nella programmazione, i canali sistemati ieri faticosamente, a volte anche con l’intervento pagato dell’antennista, stamane non si trovano più, è necessaria una nuova riprogrammazione. Alla stregua dell’influenza A, anche in questo caso latita una comunicazione chiara e precisa sulle difficoltà nel passaggio e sulle soluzioni per far fronte a tali disagi e sorprendono, in tal senso, i comunicati ufficiali che affermano la più completa regolarità del cambiamento. Lamentiamo il fatto che non è stato predisposto un adeguato sistema di assistenza, regionale o comunale, gratuito e volontario soprattutto per quelle fasce di popolazione, quali anziani, che più sono in crisi." L’Adoc ha apprezzato l’intervento, pur tardivo, dell’Ama a proposito dello smaltimento dei vecchi televisori privi di decoder. "Bene il comunicato dell’Ama successivo alla nostra denuncia dei televisori lasciati per strada – continua Pileri – anche se tardivo e poco efficace in quanto riporta le regole generali per i rifiuti ingombranti mentre non ha istituito nessun punto specifico di raccolta nei municipi. L’Adoc, ad ogni modo, monitorerà l’evoluzione dei prezzi dei decoder nei prossimi mesi, controllando eventuali consistenti cali".