DTT. Sono finiti gli LCN nazionali. Ora chi vuole entrare nel mercato può solo acquistare da player esistenti

LCN, logical channel number, DTT

La grande euforia del Digitale Televisivo Terrestre, che sta vivendo una seconda giovinezza in vista dell’avvicendamento della tecnologia T2, passando per la fase dell’H264, produce il primo effetto amministrativo: il Ministero dello Sviluppo Economico ha infatti fatto sapere che sono finiti gli LCN nazionali (ne sono rimasti solo due del genere tematico musicale, ma ci sono molte richieste al vaglio, che dovranno necessariamente essere trattate per priorità di presentazione).
Ciò significa che, d’ora innanzi, chi vorrà uno spazio al sole dovrà acquistare un’autorizzazione per fornitori di servizi di media audiovisivi esistente con associato logical channel number. E che i prezzi degli LCN nazionali lieviteranno.

Mentre sul locale ad aver fatto man bassa di numerazioni sono state soprattutto le radio interessate a sviluppare la loro versione visual, sul nazionale negli ultimi mesi è stato un florilegio di sigle di varie natura, in conseguenza del fatto che il DTT ha dimostrato un grande interesse per la sua agevole funzione di vetrina di prodotti che in futuro avranno un grande sviluppo sulle smart tv e quindi su IP”, commenta l’avvocato Stefano Cionini, rainmaker di MCL Avvocati Associati, law firm che gestisce in esclusiva l’Area Affari Legali di Consultmedia (struttura di competenze a più livelli collegata a questo periodico) e che si è caratterizzata sul mercato come maggiore insegna nell’LCN transaction.

In un certo senso stiamo per vivere un’era simile a quella delle transazioni degli impianti FM, che aveva avuto una crescita progressiva dalla seconda metà degli anni’ 90 per poi spegnersi gradualmente dopo aver raggiunto l’apice nel 2007-2008, come recentemente rilevato dall’Agcom“, osserva Cionini.
Intanto proprio sul fronte della visual radio DTT prosegue incessante l’arrivo delle emittenti radiofoniche sul piccolo schermo, ormai considerata piattaforma principale per l’ascolto radiofonico indoor (in particolare negli esercizi aperti al pubblico), in conseguenza della progressiva scomparsa dei ricevitori FM. (E.G. per NL)

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