DTT. Sky trascina Striscia in tribunale: finale Masterchef bruciata

Martedì sera, a poche ore dal comunicato stampa del tg satirico che preannunciava di essere in possesso dell’identità del vincitore del talent culinario prodotto da Magnolia, il servizio di Max Laudadio ha svelato l’ordine del podio.

Quest’anno il tanto atteso and…the winner is dell’amatissimo talent Masterchef non ha avuto lo stesso sapore, e si è colorato di una nota alquanto amarognola. Con due giorni di anticipo rispetto alla finale andata in onda ieri sera, infatti il tg satirico di Antonio Ricci ha svelato le carte in tavola: le 48 ore che avrebbero dovuto far restare col fiato sospeso i telespettatori sono state vissute con fastidio, rabbia e dispiacere. Masterchef, per chi non lo sapesse, è uno dei brand di programmi di cucina più importanti al mondo e ogni anno viene registrato in tardo autunno per poi essere messo in onda in 22 puntate montate in 12 settimane a partire da prima di Natale. Solo lo scorso anno si è voluto provare a dichiarare il vincitore in diretta, ma la cosa è stata tanto disastrosa che quest’anno si è tornati alla vecchia formula. E fin qui nulla di strano, se non fosse per la birichinata dell’irriverente banda di Ricci, che ha sorpreso il pubblico al grido del “noi sappiamo già chi ha vinto; vi raccontiamo anche che Carlo Cracco dal prossimo anno sarà sostituito da Antonino Canavacciuolo e vi assicuriamo che il secondo classificato non avrebbe potuto nemmeno partecipare al talent, essendo un cuoco che ha già lavorato nel ristorante di Claudio Sadler”. Proprio sul secondo classificato Nicolò si è focalizzato il pezzo di Laudadio che lo ha atteso fuori dal suo luogo di lavoro, il ristorante stellato di Cracco (uno dei giudici di Masterchef), per chiedergli se fosse vera la soffiata ricevuta, secondo la quale lui avrebbe già lavorato per 13 mesi nella cucina di un notissimo ristorante milanese (da regolamento non si può partecipare al programma se si è lavorato in modo continuativo in una cucina professionale per oltre 6 mesi: lo show, infatti, ricerca il miglior cuoco amatoriale d’Italia, ndr). Sky ovviamente, dal canto suo, non ha gradito l’azione di Striscia e ha fatto sapere in una nota: “al di là degli aspetti formali che in queste ore sono valutati dal nostro ufficio legale e da quello di Magnolia che per noi produce Masterchef, crediamo che il tema principale sia evidenziare come quanto avvenuto rischia di aprire una porta sino a oggi tenuta chiusa da tutti gli operatori dei media in Italia e all’estero. Se quanto fatto da Striscia fosse la normalità, sarebbe impossibile da domani organizzare in Italia anteprime di film, presentazioni di fiction, di libri, di spettacoli teatrali perché il finale degli stessi rischierebbe di essere costantemente rivelato sui tg, sui blog, prima che il pubblico possa vederli, leggerli, appassionarsi, divertirsi ed emozionarsi con il frutto del lavoro intellettuale di autori, scrittori, registi e attori. Oggi – prosegue la nota – ci interessa soprattutto ribadire che a Sky quella porta continueremo a tenerla chiusa, perché crediamo che il rispetto per il pubblico, così come per chi per mesi ha lavorato a un prodotto culturale o a un talent show di intrattenimento, resti la cosa più importante”. Certo è che questa coda velenosa, che ora proseguirà nei tribunali, ha un po’ deviato l’attenzione rispetto all’esito di un programma che quest’anno ha davvero fatto centro. Basta dare un’occhiata ai numeri principali per averne la conferma: 1.127.821 ascoltatori medi (numeri record per una pay tv) con +9% di crescita annua; 2.107.844 come media nella visione differita nei sette giorni. L’indice di permanenza (quanto tempo del programma è visto dagli spettatori in media senza cambiare) poi è dell’82% e nei diversi episodi non è mai sceso sotto il 75%. (come raffronto, ricordiamo ai nostri lettori, l’indice di permanenza delle partite di calcio, anticipi e posticipi di Serie A, è in media del 50 per cento). L’unica perplessità curiosa che ora rimane consiste nel capire il perché Striscia la Notizia abbia fatto questo sgarro proprio a Magnolia, che produce per Mediaset L’Isola dei famosi, che tanto bene sta facendo alle casse e all’audience di Canale 5. (V.R. per NL)
 

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