Ci avevamo visto giusto nel nostro ultimo articolo. Non che, in verità, ci volesse molto. Mediaset e RAI hanno fatto arrabbiare lo Squalo, che ora sta mostrando i denti affilati. I big player terrestri vogliono competere sul sat? Bene, allora l’Australiano scende a terra. Magari alleandosi con le tv locali, di cui potrebbe divenire content provider HD. Questo il lancio dell’agenzia MF Dow Jones odierno: "Non so quali piattaforme useremo nel 2015. Certo il 31 dicembre 2011 scade il vincolo che ci impedisce di trasmettere via digitale terrestre, quindi dal 2012 potremo usare anche quel canale. Il dubbio riguarda la sua capacita’ trasmissiva piuttosto limitata, soprattutto per trasmettere alta definizione. E noi sull’alta definizione puntiamo molto, tanto che in un anno prevediamo di raddoppiare i canali in HD". Ad affermarlo al CorrierEconomia, supplemento economico settimanale del Corriere della Sera, e’ il vice presidente di Sky Italia, Andrea Scrosati, il quale non esclude uno sviluppo anche sull’Iptv. "Sky Italia ha fatto una scelta diversa da quella della cugina BSkyB in Inghilterra: e’ stata quella di offrire il proprio bouquet sulle tre Iptv nazionali, Telecom Italia, Fastweb e Wind. Lo sviluppo di questa piattaforma dipendera’ da due fattori: il primo e’ il gradimento del pubblico, il secondo e’ l’effettiva ampiezza di banda che gli operatori metteranno in campo e la conseguente qualita’ di trasmissione". Nemico avvisato, mezzo ammazzato.