L’elevata capacità trasmissiva disponibile attraverso le numerose reti di secondo livello della AT17 Sicilia ha evitato il ripetersi del default della Puglia e della Basilicata (AT15), che aveva portato a 31 soggetti utilmente collocati a fronte di 44 esclusi. Il caso specifico della AT17 Sicilia ha però determinato molte rinunce (più che esclusioni), in quanto diverse emittenti che non avevano avuto accesso alla rete regionale di 1° livello e alla rete n. 1 di secondo livello (Agrigento, Caltanissetta, Enna, Palermo, Ragusa, Trapani), prenotando capacità trasmissiva su mux monoprovinciali (Messina e Palermo) non avrebbero potuto comunque servire il territorio di elezione (es. Siracusa e Catania), optando quindi per l’abdicazione.
Polemiche (inutili) nella AT17 Sicilia
Nel corso della seduta pubblica, che ha comunque portato ad 88 FSMA utilmente collocati, ci sono stati anche momenti di forte (anche se assolutamente rispettosa) polemica rivolta all’indirizzo del Ministero, in realtà del tutto incolpevole in questa fase del processo di refarming televisivo. Il problema della carenza di capacità trasmissiva trasversale (cioè su tutto il territorio siciliano) rispetto al numero di fornitori di servizi di media audiovisivi, infatti, era noto da anni ed avrebbe dovuto essere affrontato a suo tempo sia a livello politico che tecnico.
Troppo tardi per certi correttivi
Ora – l’abbiamo scritto più volte – è troppo tardi e le possibilità che Agcom possa integrare il Piano di assegnazione delle frequenze con nuove reti di 2° livello è estremamente improbabile, per non dire impossibile.
Speranze
Forse qualche speranza è riposta nella possibilità di estensione delle reti di 2° livello, che comunque a poco gioverebbe, considerato che, in ogni caso, la capacità trasmissiva è andata esaurita e i rinunciatari non troverebbero spazio.
Problemi (tanti) e soluzioni (poche)
“Gran bel problema, che difficilmente potrà trovare una soluzione che non sia di tipo strategico. Come Consultmedia da tempo abbiamo predisposto dei piani alternativi in prospettiva di questo inevitabile epilogo”, commenta l’avv. Stefano Cionini, rainmaker di MCL Avvocati Associati, law firm che cura in esclusiva l’Area Affari Legali di Consultmedia.
Visione d’insieme
“Peraltro, avendo Consultmedia in qualità di delegato di centinaia di FSMA partecipato a tutte le sedute pubbliche fin qui condotte, abbiamo avuto modo di analizzare una vera e propria evoluzione dell’approccio alle variegate questioni sottese alla procedura, con adeguamenti e consolidamenti di giurisprudenza dottrinale molto interessanti e – oggettivamente – con una progressiva disponibilità da parte delle istituzioni per la gestione in tempo reale di situazioni inedite”, osserva l’avv. Cionini.
Bandi LCN in arrivo
Ora che si sono concluse le tornate delle sedute pubbliche per la definizione degli utilmente collocati nella macroarea delle graduatorie areali, si passa ai bandi LCN che presumibilmente saranno pubblicati la prossima settimana.
Occhio al numero
“Adempimenti su cui è importante focalizzare la massima attenzione, in quanto è inutile gioire di aver acquisito capacità trasmissiva se poi questa sarà sfruttata malamente su un identificativo sfortunato. Senza considerare che è opportuno che anche chi non si è collocato utilmente partecipi ai bandi LCN preservandosi la possibilità di godere di un eventuale scorrimento della graduatoria”, conclude il cofounder di MCL Avvocati Associati. (E.G. per NL)