Da presentare entro domani le domande finalizzate all’accesso agli indennizzi per il rilascio delle frequenze interferenti, mentre continua l’attesa per i bandi sull’assegnazione della capacità trasmissiva.
Domani, martedì primo dicembre, è il termine ultimo per presentare al Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) la domanda per poter accedere ai compensi previsti per chi rilascia le frequenze televisive ritenute interferenti con i paesi esteri confinanti. Stessa scadenza hanno anche le manifestazioni di interesse da parte di coloro che gestiscono frequenze escluse dalla pianificazione (perché appunto interferenti) e che intendano proseguire l’attività di operatore di rete. Secondo quanto stabilito dalla determina direttoriale pubblicata il mese scorso dal MiSE, la compilazione delle domande sarebbe dovuta avvenire seguendo la procedura online prevista sul sito www.rilasciofrequenze.it. A supporto del piano di rottamazione, avviato all’inizio del mese, sono stati stanziati 50 milioni di euro. La procedura prevista per la rottamazione volontaria è rimasta invariata, salvo per quanto riguarda la decisione presa lo scorso 13 novembre dal TAR del Lazio che, in risposta al ricorso presentato da alcune tv locali, ha deciso di sospendere l’efficacia dell’articolo 3, comma 4 del suddetto decreto, nella parte in cui non ammetteva “domande di partecipazione condizionate ad alcun evento o azione”. Rimangono inoltre ancora aperti i nodi riguardanti la possibilità di contenziosi manifestatasi nelle scorse settimane e riguardanti la ripartizione degli indennizzi previsti. Determinata, infatti, dal 27 ottobre attraverso decreto direttoriale pubblicato sul sito del MiSE, la ripartizione non tiene ancora conto del problema segnalato da alcune associazioni di categoria, secondo le quali i soggetti aventi titolo all’erogazione delle misure compensative e degli indennizzi sono aumentati, così portando alla rideterminazione complessiva degli importi e alla necessità di restituire una parte delle somme precedentemente riscosse. Infine, il Ministero sarebbe in procinto di emanare i bandi per definire le graduatorie regionali dei fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale, ai fini dell’assegnazione della capacità trasmissiva dei mux operanti su frequenze coordinate (sia quelle dell’ex beauty contest, sia quelle già in precedenza assegnate ad operatori di rete locali) e ai fini dell’attribuzione delle nuove numerazioni LCN. Mentre per questi ultimi, tuttavia, il Ministero ha già svolto la consultazione pubblica al fine di determinare le relative linee guida (e dunque l’emanazione dei bandi relativi potrebbe avvenire a breve), questa non ha ancora avuto luogo per i primi, prolungando quindi l’attesa per i relativi bandi che potranno essere emanati solo in seguito. Sul punto va osservato che la gran parte degli operatori è fortemente contraria alla riscrittura di un assetto che ormai, nel bene o nel male, si è consolidato e che, in caso di revisione, esporrebbe utenti e fornitori di servizi media audiovisivi ad un restart che azzererebbe posizioni faticosamente ricostruite dopo lo switch-off analogico/digitale innescando l’ennesimo ginepraio giudiziario. (E.V. per NL)