Dopo la pubblicazione del sofferto disciplinare (era atteso da fine giugno!), gli operatori di rete televisivi sono alle prese con le domande per la rottamazione delle frequenze che interferiscono con i Paesi confinanti (incautamente assegnate dallo Stato che ora paga per riprendersele…).
Sul piatto ci sono circa 50 milioni di euro. "Non solo" – spiega il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli – "iniziamo a risolvere il problema delle interferenze con i Paesi confinanti per riportare l’Italia nella legittimità internazionale, ma siamo in grado di dare più certezze alle tv locali che intendono investire e crescere. Ringrazio l’Agcom che nell’ultimo consiglio ha dato la possibilità al ministero di utilizzare maggiori risorse consentendo quindi di aumentare la capacità trasmissiva a disposizione delle emittenti locali". Sul sito del Ministero dello Sviluppo economico sono state pubblicate le procedure per le domande che le tv locali potranno avanzare per le misure compensative previste per chi deciderà di liberare volontariamente le frequenze interferenti. Ma già all’orizzonte si profilano le oscure nubi di molti contenziosi giudiziari che, al solito, renderanno tempestosa e prolungata l’intera procedura. Nel frattempo, il sottosgretario ha assicurato che nelle prossime settimane seguirà la pubblicazione dei bandi per le graduatorie degli operatori di rete e dei fornitori di contenuti. (E.G. per NL)