E’ in corso la consultazione promossa dall’Agcom per la revisione del Piano nazionale di assegnazione delle frequenze televisive in tecnica digitale (Pnaf Dvb-t) di cui alla delibera n. 300/10/CONS e successive modificazioni.
L’Agcom intenderebbe, infatti, procedere a tale revisione a seguito dell’annullamento del c.d. “beauty contest”, e del successivo provvedimento dell’Agcom di cui alla delibera n. 277/13/CONS (con la quale vengono fissate le regole per l’asta delle frequenze per la tv digitale terrestre per tre reti del dividendo interno) che prevede, tra l’altro, l’attribuzione dei canali UHF 57, 58, 59 e 60 (facenti parte della banda 700 MHz) ai servizi mobili Lte entro il 2016 (in alcune regioni il canale 59 è attualmente utilizzato dall’emittenza locale). Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo, ha dichiarato al riguardo: “Riteniamo che l’esclusione dalla radiodiffusione televisiva dei canali 57, 58, 59 e 60 sia, allo stato, illegittima. L’ipotizzata attribuzione di tali canali ai servizi mobili Lte non trova, infatti, alcun riscontro nel Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze o in altre normative nazionali e internazionali. Sul punto, è stato già proposto un ricorso al Tar Lazio.” Rossignoli ha poi aggiunto “Da tutto ciò consegue che non sussistano i presupposti per alcuna revisione del piano di assegnazione delle frequenze con riferimento a tale problematica. Contestiamo, inoltre, – ha proseguito Rossignoli – l’utilizzazione delle frequenze del dividendo, non più destinate alla gara (canali 54, 55, 58), per la risoluzione dei soli conflitti interferenziali delle reti nazionali. A nostro parere, infatti, almeno uno di tali tre canali dovrebbe essere utilizzato, in ossequio alla riserva di legge che destina almeno un terzo delle frequenze all’emittenza locale, per risolvere le gravissime problematiche di coordinamento interno che affliggono le reti locali. Tali problematiche, peraltro, – ha concluso il portavoce di Aeranti-Corallo – rischiano di essere ulteriormente aggravate dai nuovi vincoli di protezione del multiplex di servizio pubblico della Rai previsti dalla ipotesi di revisione del piano.” (E.G. per NL)