L’Agcom ha indetto una consultazione con le associazioni nazionali di categoria del settore televisivo e con la concessionaria pubblica ai fini della revisione del Piano nazionale di assegnazione delle frequenze televisive in tecnica digitale (PNAF Dvb-t) di cui alla delibera n. 300/10/CONS come modificata dalla delibera n. 475/10/CONS.
Come noto, a seguito dell’annullamento del c.d. “beauty contest”, e del successivo provvedimento dell’Agcom di cui alla delibera 277/13/CONS (che fissa le regole per l’asta delle frequenze televisive per la tv digitale terrestre), è ora necessaria una revisione del piano di assegnazione dei canali Dvb-t, in quanto le frequenze a disposizione delle reti nazionali non sono più 25, ma 22. Nelle more della revisione del piano, è previsto che l’esclusione di tre frequenze dalla gara sia finalizzata alla risoluzione delle problematiche interferenziali, all’ottimizzazione della rete di servizio pubblico della Rai e alla liberazione graduale dei canali 57-60 UHF entro il 2016 (per la successiva attribuzione ai servizi Lte della parte superiore della banda 700 MHz). Sul punto, l’associazione Aeranti-Corallo (che verrà audita nei prossimi giorni), "ritiene che debbano essere date garanzie per il mantenimento del terzo delle frequenze da parte delle tv locali e che venga garantita la continuità di esercizio da parte delle imprese televisive locali attualmente operanti sul canale 59 Uhf". Lo stesso sindacato, in una nota, ricorda che "E’ stato frattanto promosso un ricorso al Tar Lazio avverso la suddetta delibera 277/13/CONS nella parte in cui prevede che i canali 57-60 debbano essere destinati entro il 2016 ai servizi Lte". (E.G. per NL)