Riceviamo e pubblichiamo dall’emittente tv nazionale Retecapri un nuovo comunicato di protesta a riguardo della mancata assegnazione del secondo multiplexer nazionale.
"TBS (Television Broadcasting System S.p.A.), titolare di concessione per la radiodiffusione televisiva in tecnica analogica su frequenze terrestri in ambito nazionale per l’emittente Retecapri, sottolinea ancora una volta di essere soggetto avente titolo all’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze occorrenti al fine dell’implementazione del secondo multiplex denominato “Omega” che, al momento, non è stato ancora legittimamente assegnato. La grave mancanza era nata il 7 aprile scorso ad opera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) che, con propria delibera, aveva definito un mappatura digitale delle frequenze duramente contestata da Retecapri (che alla fine di agosto ha presentato ricorso al Capo dello Stato) e dall’associazione CNT-Terzo Polo Digitale, oltre che da altre numerose associazioni di settore, perché garantiva la piena disparità tra i vari soggetti. La Legge Comunitaria 2008 ha poi confermato quanto stabilito dalla delibera Agcom. In particolare, oltre a riconfermare il duopolio con ben 4 mux assegnati a Rai e Mediaset e la possibilità di poter accedere ad un quinto grazie agli altri 5 mux da assegnare all’asta, l’incomprensibile e gravissima disparità con Rete A, alla quale sono stati assegnati due mux. Da qui la profonda preoccupazione di T.B.S. circa l’ operato di Agcom e del MSE-Comunicazioni “censurabile sotto una pluralità di profili, sia procedurali che sostanziali”, nel rispetto dei criteri stabiliti dalla legge e dalla stessa Agcom".