Al Tavolo tecnico per il digitale in Trentino-Alto Adige, TBS proprietaria del marchio Retecapri con la rete analogica nazionale operante dal 1981 e la Premiata Ditta Borghini & Stocchetti di Torino operatore di rete con la sperimentazione in tecnica digitale sui due Mux in attività non hanno firmato il verbale che AGCOM e Ministero avrebbero voluto approvare all’unanimità. Retecapri non firma e contesta tutti i procedimenti in corso fino a quando non verranno accolte le sue richieste e cioè il riconoscimento pieno e la immediata assegnazione delle frequenze per il secondo Mux, l’immediato rilascio delle autorizzazioni alla attivazione degli impianti digitali in Sardegna già assegnati e la soluzione del problema della numerazione automatica sui decoder (LCN). Fino a quando non verranno soddisfatte queste tre legittime richieste Retecapri continuerà in tutte le sedi la sua battaglia.