Dopo la pubblicazione della graduatoria dei fornitori di servizi di media audiovisivi utilmente collocati nella Area Tecnica 18 (Sardegna), nelle more del relativo bando LCN (che anche in questo caso sarà un test per le altre A.T.), dovrebbe iniziare questa settimana l’esame delle domande presentate dagli FSMA nelle restanti aree tecniche italiane, presumibilmente seguendo l’ordine della road-map recentemente aggiornata.
Sardegna isola felice (quanto a capacità trasmissiva)
Tutto sommato, il ridotto numero di FSMA che hanno presentato domanda nell’Area Tecnica 18, non ha condotto a sofferenza di banda (addirittura è avanzata capacità trasmissiva di cui dovrà essere deciso l’impiego; circostanza su cui torneremo con separato articolo).
Non così altrove
Non sarà così per molte altre aree tecniche, dove il numero di domande presentate dagli FSMA entro il termine del 21/09/2021 (05/10/2021 per le Marche) non garantirà lo spazio sui mux di primo (circa 37 Mbit/s) e secondo livello (mediamente >= 20,7 Mbit/s) a tutti. Parliamo, infatti, di circa 1350 domande (comprese quelle della Sardegna).
Aree tecniche difficili
Difficoltà potrebbero rinvenirsi in aree tecniche dove opera un numero rilevante di FSMA rispetto alle reti trasmissive assentite. E’ questo il caso di: Veneto, Puglia, Sicilia, Emilia Romagna, Lazio.
Aree tecniche dubbie nel rapporto FSMA/reti disponibili
Per contro, appare al momento difficile da decifrare, ancorché per motivi diversi, la situazione di Lombardia, Piemonte, Liguria, Abruzzo-Molise e Basilicata, regioni dove sono presenti più reti di primo livello e/o reti di secondo livello, ma a fronte di un numero di FSMA che potrebbe non essere compatibile.
Aree tecniche che non dovrebbero presentare problemi
Potrebbero invece non presentare particolari problemi le regioni: Toscana, Calabria, Umbria, Friuli Venezia Giulia, Val d’Aosta, Trentino Alto Adige, Campania, Marche, dove le reti dovrebbero essere generalmente capienti (ancorché con reti di secondo livello non presenti in tutte le province), oppure il numero di FSMA, come in Sardegna, non è eccessivo.
Estendere le reti di 2° livello nelle aree critiche
Certamente, come abbiamo più volte scritto, nelle aree critiche dove sono state pianificate reti di secondo livello, dovrà necessariamente essere valutata la possibilità di estensione delle stesse, per garantire la sopravvivenza di FSMA di interesse prettamente locale, che, pur in presenza di contenuti pregevoli, non dispongono di risorse economiche sufficienti per sostenere i costi di trasporto su vettori regionali, oppure non vi troveranno spazio per la presenza di fornitori collocatisi in graduatoria con un maggior punteggio. (E.G. per NL)