I primi due mesi del 2015 performano positivamente rispetto alla tendenza del mercato pubblicitario: l’obiettivo è mantenere i ritmi del 2014 con una raccolta di 150 mln di euro.
Il risultato del gruppo che edita, tra gli altri, Real Time, Dmax, Giallo, Focus, K2 e Frisbee è apprezzabile soprattutto se confrontato con l’andamento del mercato televisivo italiano, che in gennaio ha perso complessivamente il 4,7% di raccolta pubblicitaria rispetto allo stesso mese 2014, e nel quale, tra i colossi, esce illeso solo Sky (+12,6%). Dal punto di vista editoriale, gli ascolti di gennaio-febbraio 2015 dei canali del gruppo Discovery Italia sono sostanzialmente stabili rispetto al 2014 (ricordiamo ai nostri lettori che questi dati non tengono in considerazione i numeri di Deejay Tv che ha debuttato operativamente nel mese di marzo): in febbraio Dmax guadagna 0,1 punti (1,28% di share sulle 24 ore), Real Time ne perde 0,2 (1,22%) per un totale gruppo al 5,28% nelle 24 ore, ma ancora sotto La7 e Sky in prima serata (3,75%), dove si gioca la vera partita degli investimenti pubblicitari. Meglio vanno le cose in seconda serata, in cui il totale canali Discovery sale al 6%. Come ha dichiarato Giuliano Cipriani, vicepresidente e direttore generale di Discovery Media, e come riporta un articolo di ItaliaOggi di mercoledì 18 marzo, “i primi due mesi del 2015 di Discovery media sono stati positivi, con una crescita a doppia cifra e in controtendenza rispetto al mercato. Ci stiamo guadagnando lo spazio in funzione degli ottimi risultati editoriali ottenuti, e sono sempre di più gli inserzionisti capaci di cogliere appieno le nostre potenzialità. Ormai è in atto il processo di conquista di una fiducia sempre maggiore e di un market share più rappresentativo del nostro valore”. Se è vero che per il gruppo non sarà una passeggiata mantenere i ritmi del 2014, chiuso con un +20% sul 2013, nel 2015 Discovery potrà contare sulle produzioni originali di Real Time, da Hair, con Costantino della Gherardesca, al via il 29 marzo, a Mamma sei 2 much (con l’esperta di moda Carla Gozzi), passando per Ostetriche (branded content con Chicco) in seconda serata da fine marzo. Quanto ai cavalli di battaglia, Real Time continua a scommettere su Il nostro piccolo grande amore (il reality che racconta le vicende di una famiglia affetta da nanismo): i primi due episodi della settima stagione, lo scorso 15 marzo, hanno incassato il 3,3% di share complessivo e il 5,3% sul core target donne 20-49 anni; bene pure il day time di Amici, con un 2,6% di share. In queste ultime settimane, invece, su Dmax protagonista è stata la palla ovale: la media di ascolto delle partite della nazionale italiana di rugby si è attestata attorno al 4% di share sul target individui, e al 9,8% sui maschi 20-49 anni, con una crescita del 14% rispetto alla edizione 2014. Per quel che concerne il settore della raccolta pubblicitaria 2015, anche gli altri player nelle scorse settimane ha fatto sentire la propria voce in capitolo: l’amministratore delegato di Mediaset Giuliano Adreani, stima un incremento della raccolta del 2% nel 2015 che potrebbe arrivare al 4% nello scenario più positivo. Rai Pubblicità invece punta a un risultato in linea con il 2014, in cui la raccolta generata dai Mondiali del Brasile ha raggiunto i 76 milioni di euro: la concessionaria della tv di stato, ricordiamo ai nostri lettori, sarà poi impegnata su Expo 2015 non solo con un’offerta legata a rubriche informative create ad hoc, ma anche come concessionaria esclusiva per le pianificazioni all’interno dello spazio Expo. Secondo l’a.d. Fabrizio Piscopo, il primo trimestre 2015 chiuderà “al pelo: gennaio ha avuto un calo del 7%, ma fortunatamente è un mese poco significativo.; febbraio invece si avvia a chiudere in pari. Da aprile ci sarà una ripresa, trainata dalla manovra del quantitative easing intrapresa dalla BCE, che influenzerà positivamente l’andamento del settore finanziario”. (V.R. per NL)