Alla fine il mistero della Regione Veneto si è chiarito: la frequenza di primo livello (ch 42 UHF) è stata assegnata a RAI Way con provvedimento del 28/05/2021 (qui la graduatoria).
L’assegnazione dei diritti d’uso di primo livello della Regione Veneto negli ultimi dieci giorni era stata oggetto di informazioni contrastanti.
Conti
I conti, rispetto alle dichiarazioni della sottosegretaria al Mise Anna Ascani nell’ambito del question time alla Commissione IX (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) della Camera, non tornavano.
Le dichiarazione della sottosegretaria
La sottosegretaria, che aveva risposto alle interrogazioni presentate al Ministro dello Sviluppo Economico in ordine alle questioni dibattute a lungo su queste pagine, aveva sottolineato che dei 71 bandi rivolti agli operatori di rete areali 42 erano stati assegnati il 7 maggio scorso, mentre per le residue 11 graduatorie aveva annunciato la pubblicazione entro fine settimana.
Esclusioni e desertificazione
Delle 18 reti non assegnate (4 reti di primo livello e 14 reti di secondo livello), 10 reti non lo erano state per l’esclusione dei partecipanti per non aver rispettato i requisiti previsti dai bandi. Mentre 8 reti non erano state assegnate in quanto i relativi bandi erano andati deserti.
La pubblicazione (parziale)
Il giorno dopo, effettivamente, il Mise aveva pubblicato il provvedimento di assegnazione e le graduatorie. Tuttavia i bandi esauriti erano 10. Mancava la Regione Veneto. Fonti raggiunte da NL riferivano, a riguardo, che sarebbe stato pubblicato venerdì. Circostanza che, invero, destava perplessità. E infatti ciò non era avvenuto.
Mancato raggiungimento del 90% di copertura per necessità di rispettare i pdv
Avevamo quindi cercato di capirne qualcosa, appurando che almeno uno dei due partecipanti alla gara della frequenza di 1° livello della Regione Veneto aveva avuto problemi di copertura (gli stessi che per ben due volte aveva portato alla non assegnazione del diritto d’uso del bando di primo livello in Emilia Romagna).
Il dubbio
Il forte ritardo nella pubblicazione aveva suggerito l’ipotesi che anche la frequenza di 1° livello della Regione Veneto avrebbe quindi potuto essere rimessa a bando con gli altri bandi andati deserti o coi partecipanti esclusi.
Disastro annunciato
Una situazione delicata e pericolosa per il Mise e l’intransigente FUB, che rischiava di penalizzare i fornitori di servizi di media audiovisivi.
Situazione definita. Salvo ricorsi
Ora, tuttavia (non si sa se a seguito di soccorso istruttorio, a motivare il ritardo), la pubblicazione è avvenuta.
Anche se occorrerà vedere se l’esclusione dell’altro partecipante non sarà impugnata avanti all’autorità giudiziaria amministrativa. (E.G. per NL)