L’efficacia della prova di forza attuata stamattina, in occasione dei tavoli tecnici dell’Area Tecnica 3, dalle tv locali potrà essere misurata già entro questa settimana.
Secondo indiscrezioni, Agcom potrebbe infatti pronunciarsi prima di sabato a riguardo della richiesta, formalizzata in precedenza (in due occasioni) e reiterata oggi in pubblico dalle associazioni Aeranti-Corallo e Tv locali FRT (e da noi posta in evidenza nei giorni scorsi come uno dei 7 motivi di contrasto), di modificare il Piano Nazionale delle Frequenze digitali recentemente rivisto e corretto dalla Delibera n. 300/10/Cons con la destinazione a network provider nazionali di canali coordinati a livello internazionale, che il previgente piano assegnava alle tv locali (e come tali assentiti agli operatori di rete areali nelle A.T. già digitalizzate). In effetti, di tempo ce n’è veramente poco: se Agcom dovrà modificare il Piano, restituendo alle locali i canali destinati alle nazionali (attuali e nuove entranti a seguito del beauty contest), dovrà intervenire rapidamente, per consentire il rispetto del termine, già prorogato, dello switch-off dell’AT3 nella seconda metà di ottobre. Viceversa, se l’Autorità rimarrà sulle sue posizioni, allora sarà scontro nelle aule del TAR Lazio, sommerse da diverse centinaia di ricorsi (alcuni già depositati e quindi integrati da motivi aggiunti) muniti di istanze per la sospensione cautelare dell’efficacia dei provvedimenti pianificatori. E finché Agcom non emanerà la delibera conseguente al tavolo tecnico (quand’anche interrotto per protesta) il MSE-Com non potrà procedere alle assegnazioni dei diritti d’uso delle frequenze digitali. Col rischio che lo switch-off del nord Italia debba essere ulteriormente prorogato. (A.M. per NL)