dal Forum del Corriere della Sera
Gentile dottor Grasso,
scrivo a Lei, sperando che anche altri vedano, per segnalarLe una autentica schifezza che da parecchi mesi tormenta gli abbonati Rai della Sardegna.
Ci hanno costretto a comprare il decoder digitale (Gasparri e Berlusconi grazie), cosa questa che oltre all’esborso economico, che a quanto mi risulta ha portato nelle tasche di Paolo Berlusconi svariati milioni di euro, ha comportato tanti di quei fastidi, con coinvolgimento di tecnici, antennisti ed operatori vari, sempre a nostre spese, per regolarizzare questa geniale innovazione.
Ma il peggio doveva ancora arrivare. La Sardegna è stata scelta come regione pilota, e, da allora, vedere un film, una partita, un telegiornale è diventato come vincere al superenalotto. Chi ha Sky si salva, gli altri, come dicono su da voi: “A caghèr”.
A fine dicembre per quasi tre giorni non si vedevano i canali Rai, ed ora da almeno una settimana saltano continuamente sia l’audio che il video, e seguire un film su rai 1 è impossibile, si perdono metà delle battute, e si mette a rischio il sistema nervoso.
Infine vorrei evidenziare la totale mancanza di rispetto per le persone anziane, perchè già io faccio fatica a gestire quest’esplosione di tecnologia “tarocca”, s’immagini le persone un pò in là con gli anni. Questa prepotenza messa in atto ai danni, come al solito, dei più indifesi, è una vera sconcezza.
***
La Sardegna fa da cavia ed è inevitabile che vada incontro a inconvenienti tecnici. La cosa strana è questa: per la configurazione orografica dell’Italia era molto meglio investire sul satellite (tecnicamente è possibile averne due senza spostare la parabola). Tra l’altro, per mantenere a pieno regime tutti i trasmettitori del Dtt si consuma un sacco di elettricità. E dire che per l’on. Gasparri il digitale terrestre era poco meno del paradiso terrestre.