Da quando è stato effettuato lo switch off, pochi giorni fa, nel Ferrarese si vede il Tgr Veneto; nella provincia di Bologna e in quella di Modena, invece, i cittadini emiliani si stanno “appassionando” alla cronaca locale della Lombardia; mentre, in compenso, ad Alessandria, in Piemonte, arriva il segnale del Tgr Emilia-Romagna.
Non si tratta di un esperimento culturale, ma di problemi di ricezione del segnale digitale, legati allo spegnimento di quello analogico. Ripetitori vecchi di quarant’anni che, specie nelle zone montane o di confine, rendono difficile la ricezione dei programmi regionali della Rai (che, incredibilmente effettua ancora collegamenti "a rimbalzo"!) e decoder economici che non danno agli utenti la possibilità di sintonizzare i canali manualmente: sono queste le ragioni che hanno mandato in tilt il segnale del tigì regionale (così come quello di altre emittenti) in diverse zone dell’Emilia Romagna e che hanno fatto montare, ancora una volta, la protesta dei cittadini, travolti dell’impreparazione. La redazione del telegiornale è stata subissata – e non sono gli unici in questi giorni – di telefonate da parte di cittadini insoddisfatti, che chiedono lumi su come tornare a vedere le notizie riguardanti la propria regione. “Molti concittadini – ha detto al Resto del Carlino il giornalista Antonio Farnè, del cdr del Tg regionale — si sono proprio inalberati: ma come? Paghiamo il canone e per premio ci tolgono i telegiornali? Non hanno tutti i torti…”. Il cdr, intanto, ha consigliato loro di cercare il segnale del tg sul canale 24 UHF, effettuando una risintonizzazione manuale. Poi, ha reso noto un comunicato: “Quanto sta avvenendo – si legge – è purtroppo nel segno di una drammatica continuità con il vecchio segnale analogico. Ma ci siamo attivati per sollecitare nelle sedi opportune gli urgenti ed indispensabili interventi rivolti a far sì che tutta la regione possa usufruire integralmente del servizio pubblico offerto dalla Rai”. Intanto, anche il presidente della Provincia di Ferrara (quella in cui ci sono più comuni colpiti dal cambio di tg), Marcella Zappaterra, e il sindaco del capoluogo di provincia Tiziani Tagliani, hanno pubblicato una nota, sul sito della Provincia, solidarizzano con il cdr del Tg Regione e rendono noti i loro sforzi per ovviare a questo problema. “E’ una situazione che ci preoccupa come rappresentanti delle istituzioni locali e anche come cittadini, – si legge – perché di fatto risulta preclusa a molti la possibilità di fruire di un servizio, tra l’altro pubblico, di informazione sul contesto regionale”. “Auspichiamo che tali problemi, così come per i disagi che registriamo per altre frequenze anch’esse importanti di rilievo locale e nazionale, – continua la nota – siano presto risolti perché riteniamo giusto e doveroso che i cittadini dell’Emilia-Romagna possano essere raggiunti dall’informazione che riguarda la nostra regione”. Anche l’Emilia Romagna, come altre regioni, ha messo a disposizione dei cittadini, specie dei più anziani, un numero verde (800.022.000) per segnalare eventuali problemi e li ha invitati a diffidare dai sedicenti antennisti o tenici che si presentano alle loro porte per spillare loro denaro. (G.C. per NL)