Nei giorni scorsi si è concluso il question time alla Commissione Trasporti della Camera sull’interrogazione avente oggetto il tavolo tecnico permanente volto ad analizzare le problematiche tv legate al refarming della banda 700 MHz. In tale occasione, il Viceministro allo Sviluppo Economico Gilberto Pichetto Fratin ha fornito alcune risposte.
L’interrogazione
Con Interrogazione a risposta in commissione 5-07945 presentata dall’on.le Emanuele Scagliusi (M5S, Comm. Trasporti) in data 22/04/2022 (seduta n. 681) al Ministro dello sviluppo economico, era stato chiesto “a quale stadio si trovino attualmente i lavori ministeriali tesi a costituire, rendere operativo e coordinare il tavolo tecnico previsto dalla disposizione contenuta nel decreto-legge Milleproroghe 2022″.
La previsione del Milleproroghe
La norma richiamata nella interrogazione prevede che “il Ministero dello sviluppo economico, in casi eccezionali di particolare difficoltà tecnica per le reti locali di primo livello, potrà individuare modalità alternative di applicazione dei vincoli interni della pianificazione, previsti dalla delibera dell’Agcom 39/19/CONS, salvaguardando i diritti acquisti dai soggetti interessati“.
Le risposte del Viceministro Fratin
Il Viceministro Pichetto Fratin, nel corso della sua risposta, ha spiegato che “il MISE ha dato attuazione alla normativa sul tema delle frequenze (richiamata dalla legge n. 228 del 2021), convocando i diversi tavoli che si sono resi necessari per affrontare e risolvere le differenti problematiche derivanti dalla liberazione della banda della frequenza 700 Mhz, anche a fronte delle diverse problematiche affrontate dalle regioni coinvolte“.
Tavoli tecnici in Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Puglia, Marche e Sicilia
Al riguardo, il VM Pichetto Fratin ha rappresentato che “ad oggi sono stati svolti tavoli tecnici per le regioni: Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Puglia, Marche e Sicilia. I tavoli hanno portato a definire possibili soluzioni tecniche e giuridiche. Sul punto l’AGCOM ha fornito un parere tecnico sui vincoli del piano di assegnazione delle frequenze da destinare al servizio televisivo del digitale terrestre”.
Il PNAF 2019
Nel merito, il “Piano frequenze” 2019 dell’AGCOM, “a cui il Ministero si deve conformare nelle procedure di selezione degli operatori di rete e dei fornitori dei servizi di media audiovisivi idonei, ha richiesto al Ministero di individuare i migliori operatori di rete che in ragione della loro capacità di adottare le tecnologie trasmissive più avanzate, siano i più adeguati per il trasporto del maggior numero di servizi media audiovisivi garantendo nel contempo la qualità dei servizi di manutenzione e di assistenza necessarie, per assicurare la continuità di servizio di trasmissione dei contenuti editoriali, a tutela del pluralismo dell’informazione della concorrenza“.
Il calendario
Per quanto concerne la riorganizzazione progressiva delle frequenze, il viceministro Picchetto Fratin ha ricodato che “il decreto MISE 30 luglio 2021 ha disposto un nuovo calendario nazionale che individua le scadenze della tabella di marcia, anche, ai fini del processo di refarming”.
Le regioni devono dare impulso
In conclusione, il Viceministro, ha sottolineato che i lavori dei tavoli tecnici proseguiranno soprattutto su impulso delle regioni, anche, al fine di individuare le misure più opportune per sostenere il settore e le possibili soluzioni alle problematiche sollevate. (E.G. per NL)