DTT, problematica interferenze LTE: secondo una stima della Fondazione Bordoni necessari 700 mila filtri

Come ormai noto, gli operatori telefonici assegnatari delle frequenze della banda 800 MHz (canali 61- 69 UHF) liberate dalle tv locali stanno completando l’attivazione degli impianti LTE per la fornitura dei servizi in banda larga.

Ciò sta creando problemi di interferenze al segnale televisivo digitale terrestre via etere (che interessano, in prevalenza, la ricezione tramite impianti di antenna condominiali su canali adiacenti, o su bande IV e V). La Fondazione Ugo Bordoni, che segue la problematica per conto del MSE-Com, sostiene però che dopo l’approvazione del regolamento che ha portato alla stipula della convenzione “Ponte” stipulata tra le telco e lo stesso ente sostiene che la situazione dovrebbe progressivamente migliorare. La FUB ha calcolato che occorreranno 700 mila filtri da applicare sulle antenne tv per risolvere il problema delle interferenze, che si manifesterà con particolare rilevanza alla fine dell’anno e all’inizio del prossimo quando gli operatori telefonici inizieranno ad accendere a tappeto le nuove reti 4G. Comunque, sostiene la FUB, non vi saranno black-out diffusi ma solo interferenze in aree circoscritte intorno alle nuove antenne LTE. La FUB ha realizzato un sito internet (www.helpinterferenze.it) dove gli utenti potranno segnalare i casi di malfunzionamento e ricevere la visita di un antennista per l’installazione del filtro entro 5 giorni dalla segnalazione. L’intervento sarà gratuito per gli utenti in regola con il pagamento del canone RAI. Secondo la Federazione Radio Televisioni (FRT), che sta seguendo la questione nell’interesse dei propri associati, "Appare comunque opportuno che le emittenti televisive locali attivino un proprio servizio di controllo della ricezione del segnale soprattutto il prossimità delle stazioni attivate dalle compagnie telefoniche". "Qualora venissero accertate situazioni interferenziali è consigliabile attivarsi affinché i cittadini interessati richiedano rapidamente l’apposizione dei filtri", ha precisato l’ente in una nota, sottolinenando che "nei casi di maggior gravità" e "ove non venisse individuata soluzione per la cessazione dei disturbi" sarebbe opportuno avviare le necessarie tutele anche in sede legale. (M.L. per NL)

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