Si è tenuta ieri una riunione tra il Ministero dello sviluppo economico e la Regione Piemonte (AT01) ed alcuni rappresentanti delle emittenti locali al centro di gravi problematiche di conflittualità LCN con l’AT03 (Lombardia e Piemonte orientale). Il consesso, scaturito da una lettera inviata al Mise dalla Regione Piemonte che si era fatta portavoce dei problemi dei fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) già denunciati su queste pagine in ripetute occasioni, non ha dato gli esiti sperati.
Muro di gomma digitale
Come hanno riferito a NL alcuni editori, la sensazione è che si stia cozzando contro un muro di gomma burocratico, con rimpalli dal Mise all’Agcom.
Conflitti connessi
La questione, come noto ai lettori di NL, riguarda due aspetti connessi: i conflitti LCN (tema estremamente complicato in quanto interessa anche comportamenti eterogenei di tv e decoder, verso i quali gli operatori nulla possono fare) e la copertura delle reti di 1° livello confinanti – quindi Piemonte AT01 e Lombardia e Piemonte orientale AT03 – dove invece i network provider potrebbero intervenire previo assenso ministeriale.
Piemonte colonia televisiva lombarda
Per farla breve, il Piemonte, da sempre colonia televisiva lombarda nell’area orientale, ha accentuato questa sua condizione di sudditanza con le reti di 1° livello dell’AT03 (che raggruppa, non a caso, i territori di Lombardia e Piemonte orientale), le quali condividono con l’AT01 (che ovviamente comprende anche il Piemonte orientale oltre che quello occidentale) le province di Novara, Alessandria, Biella, Vercelli, VCO.
Prevalenza lombarda
Il risultato è che in diverse province la dominanza delle reti di 1° livello della AT03 è assoluta, mentre dove le due reti hanno parità di servizio, non sempre i conflitti LCN fanno prevalere quella piemontese.
Numeri bassi
E ciò nonostante in sede di pianificazione sia stato assegnato al Piemonte il canale UHF 21 rispetto al UHF 22 della Lombardia, in prospettiva di un’agevolazione LCN. E’ noto infatti che gran parte dei tv/decoder attribuiscono preferenza in caso di risoluzione automatica dei conflitti al canale UHF scansionato per primo e quindi più basso come numero.
Extraregionalità
Per sopperire, almeno in parte, a tale condizione di inferiorità, è stata richiesta all’operatore di rete assegnatario della rete di 1° livello l’attivazione di impianti extraterritoriali (pur nel novero dei siti individuati dal Piano Nazionale Assegnazione Frequenze).
Debordo unilaterale
Sennonché il Mise avrebbe negato (pare a seguito di un parere negativo di Agcom) l’autorizzazione, adducendo un debordo di illuminazione rilevante in territorio lombardo, a dispetto dell’opposta invasione non solo tollerata, ma anche regolata a livello normativo.
Non passa lo straniero
Rifiuto che, naturalmente FSMA e Regione Piemonte non gradiscono, ritenendosi pregiudicati, mortificati e discriminati. Al punto che sono allo studio iniziative di tutela giuridica e politica. (E.G. per NL)