”Rinunciando definitivamente all’assegnazione delle frequenze digitali televisive attraverso la procedura del beauty contest, il Ministro Passera compie un passo decisivo nella direzione auspicata dal Pd gia’ nei mesi scorsi, valorizzando un bene pubblico rilevante come lo spettro di frequenze che non puo’ essere assegnato gratuitamente se si parla di equita’ e rigore per la crescita del Paese’‘.
Lo dichiara in una nota il deputato e capogruppo del Pd in commissione Telecomunicazioni alla Camera, Michele Meta, commentando l’annuncio del Ministro Passera che ha rivelato al quotidiano La Repubblica l’intenzione di procedere all’assegnazione delle frequenze televisive con asta pubblica. ”La procedura del beauty contest non garantiva la valorizzazione di un patrimonio pubblico stimato in diversi miliardi di euro – ricorda Meta – che invece con asta pubblica, trasparente e competitiva, potrebbe immettere risorse economiche nelle casse dello Stato al fine di riequilibrare alcune scelte fatte con la manovra economica nei mesi scorsi. In questo modo si potrebbero ottenere risorse, che secondo alcune stime sarebbero di circa 1,5 miliardi di euro, da investire in tanti settori come ad esempio – conclude Meta – lo sviluppo della banda larga e delle reti di nuova generazione per le telecomunicazioni”. (ASCA)