Gli editori delle tv locali (e in genere i fornitori di servizi di media audiovisivi locali sul digitale terrestre) hanno, comprensibilmente, preso mailissimo l’approvazione da parte dell’Agcom del nuovo piano di numerazione automatica dei canali del digitale terrestre.
Dire che la maggioranza di essi è infuriata è poco e il ritorno davanti ai giudici amministrativi della vicenda è scontato. Per il Presidente dell’Associazione Tv Locali Federazione Radio Televisioni (FRT) ed editore della lombarda Espansione Tv (Como) Maurizio Giunco "prima di poter esprimere un giudizio definitivo e, di conseguenza, valutare le azioni da intraprendere anche sul piano legale, bisogna attendere la pubblicazione della delibera", anche se "già dalle anticipazioni rese note dall’Agcom sembra evidente che l’emittenza locale, al contrario di quanto affermato dall’Autorità, risulti penalizzata soprattutto nel primo e nel secondo arco di numerazione." In effetti, se è vero che le numerazioni attribuite alle tv locali sono aumentate passando da 219 a 323 è anche vero che le numerazioni previste nel primo e secondo arco sono diminuite passando da 38 a solo 13. "Infatti non sono più attribuite all’emittenza locale le numerazioni 71-96 e 171-196, si tratta di ben 50 numeri trasferiti in posizioni meno visibili", spiega la Federazione in una nota sull’argomento. "La delibera – continua Giunco – prevede, inoltre, che alle televisioni leader dei rispettivi territori che trasmettono lo stesso programma in più regioni siano riservate le numerazioni 10, 97, 98 e 99. Si tratta di una mossa inaspettata della quale non se ne avvertiva la necessità e che potrebbe scatenare potenziali conflitti tra le emittenti locali, anche perchè non è affatto chiaro chi saranno i soggetti titolati ad occupare dette posizioni." L‘Associazione Tv Locali FRT ha espresso forti perplessità anche sull’esito dell’indagine demoscopica ritenendola falsata in partenza in quanto non rappresentativa della situazione esistente prima del passaggio al digitale terrestre. "In ambiente analogico – ha dichiarato sul punto Giunco – sulle posizioni 7 8 e 9 del telecomando vi era un’indiscussa predominanza delle tv locali, tali posizioni sono state perse solo per effetto delle assegnazioni "d’uffico" a favore delle emittenti nazionali fatte nel digitale terrestre. Questo dimostra pure che solo pochi utenti procedono al riordino manuale dei canali. Di positivo, per il momento, – conclude Giunco – c’è solo il fatto che tra i criteri di assegnazione ve ne è uno, quello relativo agli ascolti, con un certo grado di oggettività". (E.G. per NL)